AntennaTre Nordest compie quarant’anni, e scatta la sfida al futuro T2 digitale

Cerimonia a Ca’ Sugana per premiare l’emittente che ha raccontato con suoni e immagini la città e la provincia 
Guerretta San Biagio incontro candidati sindaci Conegliano Fojadelli e zambon presso A3
Guerretta San Biagio incontro candidati sindaci Conegliano Fojadelli e zambon presso A3

TREVISO. «I me ga tirà xò pa Altèna, taca a tivision stasera». Questa frase, girando nei luoghi dov’era “successo qualcosa” , l’abbiamo sentita migliaia di volte da cittadini trevigiani protagonisti o testimoni di episodi di cronaca. Quando la telecamera modella il costume, il costume modifica il linguaggio, adottandola. “Altena” è versione pop di Antenna, ovvero il modo confidenziale con cui la gente di Marca chiama Antenna Tre, un pezzo di storia della provincia trevigiana e dell’informazione veneta. “Tirar xò” sta invece per filmare.

L’emittente, nata nel dicembre del 1978 come tivù dei trevigiani e poi allargatasi al Nordest con ripetitori anche in Friuli, è arrivata a festeggiare i suoi 40 di vita, successi, traversie societarie, “sbarchi” più o meno riusciti. Meglio sarebbe parlare di atterraggi, visto che AntennaTre nasce in un posto strano, che ne caratterizzerà alcune svolte importanti: l’Aeroclub Treviso, dove Renato Bernardi, industriale titolare della Berga insieme alla sua famiglia, socio del club dei trasvolatori, partorisce, con il supporto del “tecnico” Gino Marin e di Roberto Zanussi, l’idea di una televisione locale.

La porta a casa e la sottopone ai fratelli Dino e Roberto, i quali la accolgono tiepidamente in attesa di vedere “l’effetto che fa” e, casomai, impegnarvisi in modo più consistente. «Era una cosa nuova – racconta Cecilia, figlia di Bernardi e giornalista della tivù di famiglia – e, mentre Renato ha sempre avuto una particolare sensibilità per il mondo dello spettacolo e della tivù, non si poteva pretendere uguale entusiasmo dagli zii». Tutto ha inizio al diciannovesimo piano del grattacielo di via Pisa – civico 19 – in tre appartamenti e una mansarda che accolgono la tecnologia (due alloggi) e gli studi (uno) della “tiivision”. In giro per l’Italia sono numerosi gli imprenditori che si buttano in avventure simili, non ultimo Berlusconi che con Telemilano getta le basi per il futuro impero Mediaset. E anche il Veneto (in anticipo Padova e Verona, poi Vicenza e Treviso) ci si butta, passando per gli indispensabili “specchi d’onde” del monte Madonna, dirimpettaio del Venda, che irradiano generosamente la pianura.

La prima antenna di... Antenna Tre – un imponente traliccio – viene realizzata nell’area della Berga e regala alla giovane tivù il bacino di Treviso città. Poi, con la pubblicità “provinciale” che bussa, le onde vengono “specchiate sul monte Cesen. «Inizia così una escalation che ci porterà ai ripetitori in Friuli e in Trentino e ad aprire lì una edizione locale del telegiornale», spiega Marin, che se ne andò nel finale di partita, quando la gestione Panto, anche nel notiziario, diventò politicamente pervasiva. Prima lettrice di quel tiggì fu Maria Pia Zorzi: ottima voce, dizione curata, presenza e classe tali da meritarsi, in seguito, una carriera in Rai. I nomi legati al tigì di quei primi anni: Toni Chiades, Adriano Madaro (antesignano della tv via cavo), Tino Giacomin, Lucio Zanatto e, poi, per un lungo “principato”, il “diretòr” Domenico Basso, che tenne il pallino tra la gestione Bernardi a quella Panto con uscite (il passaggio alla Tribuna) e ritorni altrettanto segnalati. Intanto a Treviso, alla Marca, al Nordest succedeva di tutto: dal boom a alle coalizioni di centrosinistra – con un Psi rampante – alla chiassosa apparizione della Lega, mentre sul territorio si abbattevano alluvioni e malanni e la scienza galoppava fino al primo espianto – trevigiano – di cuore destinato ad aprire, a Padova, l’era dei trapianti del professor Gallucci: “Antenna” vi dedicò una memorabile diretta.

PD 16 marzo 2005 G.M. Sheraton, confronto con i candidati alla Presidenza della regione. (CARRAI) Sheraton, confronto con i candidati alla Presidenza della regione - Carrai
PD 16 marzo 2005 G.M. Sheraton, confronto con i candidati alla Presidenza della regione. (CARRAI) Sheraton, confronto con i candidati alla Presidenza della regione - Carrai

Nello sport la passione per il calcio – che l’emittente seguì con le dirette anche negli anni migliori – lasciava il posto a ciò che di bello avveniva al Palaverde per basket e volley, con attenzione mediatica e trasmissioni specifiche moltiplicate e ben sponsorizzate. Antenna Tre cresceva di pari passo all’importanza della Marca nel panorama nazionale e si separava di volta in volta dai suoi “figli” : Antoniutti, Zorzi Ginetto, Nalesso (Rai), Madaro e Lava (Gazzettino), Gatto (Sky) allo stesso Basso.

A quei tempi andava a mille pure il “fritto misto” delle radio locali, che aveva in Veneto Uno e soprattutto Radio Alfa le sue creature più riuscite. Queste emittenti privilegiavano l’informazione e molti dei giornalisti delle radio finirono col passare in video. Ma non di solo pane vive il telespettatore ed è inutile negare che al successo dell’emittente contribuirono anche la trasmissione di una “paccata” di C-movie e, soprattutto, l’invenzione del pruriginoso “Colpo Grosso” ove si disvelavano le forme femminili in una specie di strip poker. Non erano mancati, intanto, i momenti bruschi, ma i più duri furono quelli dopo la morte di Panto, subentrato prima con metà delle azioni insieme a Bernardi, acquisendo poi l’intero pacchetto e portando la sede da Quinto a San Biagio e toccando picchi diffusionali mai visti.

La vicenda del partito del Nordest di Giorgio Panto fu determinante quanto la morte del tycoon per le sorti della tivù. E iniziò la discesa: si arrivò a un durissimo scontro sindacale e a una crisi finanziaria che si concluse con “concordato fallimentare in continuità” dell’emittente dei Panto e quindi la vendita alla famiglia Jannacopulos storica antagonista editoriale con Reteveneta. —

Toni Frigo
 

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