Animali al fronte, a Treviso l'altra faccia della Grande guerra

Alla Casa dei Mezzadri di Ponzano dall'11 febbraio ottanta scatti in bianco e nero, tratti dall'Archivio di Vienna 
Il sergente Stubby
Il sergente Stubby
Treviso, "Animali al fronte": valorosi servitori della patria al fianco dei soldati
 
TREVISO. Silenziosi combattenti della Grande  Guerra, arruolati al fianco dei soldati e considerati dei valorosi servitori della patria. Gli  animali impegnati al fronte furono tra i protagonisti della prima  guerra mondiale. Tra loro cani, piccioni, cavalli, asini e bufali, ma anche cammelli ed elefanti che hanno condiviso la vita in trincea e la quotidianità con gli eserciti. Hanno assolto diverse mansioni, dal trasporto di merci, alle operazioni di soccorso e spionaggio.
 
A raccontarne le gesta sarà la  mostra fotografica "Animali al fronte", che inaugura sabato 11 febbraio, alle 16, alla Casa dei Mezzadri di via Bersaglieri a Paderno di Ponzano. L'allestimento propone ottanta scatti in bianco e nero, tratti dall'Archivio di Vienna e studiati dallo storico trevigiano Eugenio Bucciol.
 
 
«Abbiamo cercato di portare alla luce un aspetto poco conosciuto del primo conflitto bellico che ha segnato il Novecento. Le immagini ricostruiscono l'impiego che venne fatto degli  animali e ogni sezione sottolinea aspetti diversi» spiega Camilla Peruch, curatrice dell'esposizione insieme a Sonia Santin, dell'associazione Sintesi e Cultura di Vittorio Veneto.
 
I pannelli, affiancati da didascalie, contestualizzano luoghi e memorie. Ci sono le immagini del pluridecorato sergente Stubby e quelle dei maremmani in missione con la Croce Rossa, i cani da slitta e la cavalleria. Tra le curiosità il ritratto di un colombo bardato di tutto punto per il trasporto dei messaggi. Nessun nemico poteva competergli per velocità, tanto che nel 1914 tutte le grandi potenze avevano reparti specializzati di colombi viaggiatori. Talmente preziosi che la loro uccisione era punita alla stregua di un attentato contro un soldato in divisa.
 
E poi le scene che rammentano di elefanti impiegati ai confini mediorientali e non da ultimo i muli, indissolubilmente legati agli Alpini, erano gli animali più caparbi, capaci di portare fino a un quintale di peso, talmente adoperati da aver rischiato l'estinzione. L'esposizione sarà visibile fino al 26 febbraio. Orario di apertura: martedì, giovedì e venerdì (16 -19). Sabato e domenica (10-12.30 e 16-19). Ingresso libero. Per info. e visite guidate 340 0543322.

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