Andrea, il pirata di Crespano che salva le balene

CRESPANO. È la guida dei “pirati buoni”, il fondatore di Sea Shepherd Italia, la cui missione è fermare, soprattutto fisicamente, la distruzione degli habitat naturali e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo. Si chiama Andrea Morello, ha 41 anni e non vive a Venezia, come si potrebbe immaginare. La sua base operativa è a Crespano, ai piedi del massiccio del Grappa che sembra essere tanto lontano dalle “caravelle” di Sea Shepherd che mensilmente salpano per gli angoli più disparati degli oceani per difendere e contrastare la pesca abusiva.
Andrea Morello indossa quasi sempre la maglietta nera, molto spesso, anche al lavoro: teschio che sovrasta un tridente e un bastone. Il primo a simboleggiare il potere sul mare, il secondo un palese rischiamo al pastore. Sea Shepherd significa infatti: “pastore del mare”.
Andrea Morello e i suoi volontari si battono quotidianamente per salvare il più alto numero di specie acquatiche. «Siamo disposti a mettere a rischio le nostre vite per salvare balene, tonni e tartarughe in via di estinzione», spiega, «difendere gli oceani significa preservare la vita anche della specie umana. Senza il delicatissimo ecosistema acquatico, anche le specie terrestri rischierebbero l’estinzione». Andrea ha studiato agli istituti Filippin e, già da ragazzo, distribuiva tra i corridoi di scuola dei volantini che raccontavano l’ingiusta mattanza delle balene nelle isole Far Oer. Da allora, non ha mai smesso di lottare per mare e per terra assieme ai quasi 700 volontari sparsi in tutti Italia, che lo stesso Andrea ha coordinato dal 2010 sino a oggi. Tra questi ci sono circa 400 volontari effettivamente attivi nelle scuole e altrettanti disponibili a salpare in missione nel momento del bisogno.
«Il lavoro dei volontari a terra e la loro campagna di sensibilizzazione nelle scuole è importantissima», spiega Andrea Morello, «grazie al loro lavoro riusciamo ad arrivare ai giovani spiegando quanto sia importante il rispetto e la salvaguardia degli oceani». Com’è la vita del pirata dei mari? Andrea Morello assicura sia un’avventura senza precedenti con compagni di viaggio indimenticabili. L’avventura di Sea Shepherd Italia è nata quando la nave Conservetion Society SS Steve Irwin è approdata, nel luglio 2010 a La Spezia. Andrea Morello ha prestato servizio in molte campagne oltre oceano: «Quella più stimolante è stata nel sud Italia, conclusasi l’anno scorso, in collaborazione con la stazione zoologica Zoologica Anton Dohrn di Napoli, per la protezione dei nidi di tartaruga nel Cilento».
Quando si parte, si parte senza remore. Stando ai racconti di Andrea, se un volontario sceglie di partire per gli oceani del nord, sa solo la data di partenza. La flotta è sempre ormeggiata in vari porti nel mondo, mentre per l’Italia, è La Spezia il porto dei “bucanieri del bene”. «Ho iniziato a scoprire la subacquea grazie a un libro di mio padre degli anni 50 anni, le foto delle cattedrali sommerse e della vita che le popolano mi hanno fatto innamorare del blu. Ora, quando mi congedo non dico arrivederci, ma ci si vede per gli oceani».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso