Ancora ladri in azione svaligiate due abitazioni con la finta ragnatela
Castelfranco. Lasciano una ragnatela di colla a circa 20 centimetri dalla base della porta: se rimane intatta significa che nessuno è entrato e presumibilmente la casa è libera. Questa la tecnica utilizzata dai ladri professionisti per controllare quali appartamenti sono vuoti durante le vacanze agostane. Solo la scorsa settimana con quest’escamotage sono stati messi a segno dei furti in due appartamenti all’interno del complesso Le Torri di via Romagna, nei pressi di viale Italia. I furti sono stati denunciati ai carabinieri che anche ieri erano al lavoro per le indagini.
Il bottino che i delinquenti, con ogni probabilità professionisti, sono riusciti a portare a casa, si aggira su alcune migliaia di euro. Oltre alla ragnatela, utilizzata come “sentinella” per tastare il terreno, i ladri sono riusciti a smontare il cilindro dei portoncini blindati senza fare troppo rumore, accedendo poi alle abitazioni per individuare i beni di valore agevolmente trasportabili. Nessuno si è accorto di nulla, fino a quando, martedì mattina, la signora delle pulizie ha trovato l’amara sorpresa, allertando subito i proprietari e i carabinieri. Lo stesso è accaduto nell’altro appartamento che è stato preso di mira e “svaligiato”, quando il portinaio è andato a dare da mangiare al gatto trovando tutto sottosopra. I residenti del complesso Le Torri di via Romagna si sono allertati l’un l’altro. «Ogni sera vado a controllare l’appartamento di mia sorella, mi sono accorta che sulla porta c’era la ragnatela, ogni giorno entrando la tolgo», spiega Enrichetta.
L’amministratore condominiale ha convocato un’assemblea per il 24 agosto per affrontare la questione. Intanto, mentre i carabinieri hanno rafforzato i controlli nell’area, fino al 15 settembre è stata ingaggiata la security per garantire ai residenti un servizio di monitoraggio dell’area. Oltre a via Romagna, la scorsa settimana i ladri hanno agito in via Abruzzo e in via Piemonte. Anche in questo caso nessuno si è accorto di nulla. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica. Non è escluso che sia stato usato il sistema della chiave bulgara. Un grimaldello che legge i codici della serratura e permette di duplicare la chiave originale. Quello che è certo è che in città, dove il controllo di vicinato non è attivo, si è attivato un tam tam mediatico tra i residenti per mettersi in guardia l’un l’altro, anche via social network. —
M.C.P.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso