Anche Rebellato a processo e FdI “scarica” Sernagiotto

Ritirata la richiesta di patteggiamento per il consigliere della coop di Milanese  Borgia e Simonato: «Non è candidabile». Lui: «Non l’ho mai chiesto» 

Montebelluna. Anche Pierino Rebellato sarà processato per il caso Ca’della Robinia, l’ex Disco Palace che doveva trasformarsi in fattoria didattica. La sua posizione era l’unica rimasta in sospeso da martedì, quando il giudice Bruno Casciarri ha deciso di rinviare a giudizio l’ex europarlamentare e assessore regionale di Forza Italia Remo Sernagiotto, Mario Modolo, dirigente dei servizi sociali della Regione, Giancarlo Baldissin, proprietario dell’ex Palace, ed Egidio Costa, consulente finanziario della società Ca’della Robinia.

Rebellato, uno dei consiglieri della società cooperativa guidata da Milanese, al quale il pm Gabriella Cama, oltre alla truffa, imputa una delle cinque contestazioni di bancarotta della coop, attraverso i suoi legali, l’avvocato Elisa Berton e Otello Bigolin aveva chiesto di patteggiare. Ma al termine dell’udienza preliminare di martedì i suoi legali hanno cambiato strategia difensiva, revocando la richiesta. Dunque, anche per Rebellato il processo inizierà il 14 gennaio.

«Quando parla la giustizia è opportuno che la politica faccia silenzio»: così il sindaco Marzio Favero liquida la questione Sernagiotto. Che tra i due non ci sia feeling è noto: alle ultime amministrative Remo aveva messo in piedi una lista, che candidava Sabrina Favaro, e aveva anche tentato un approccio per un’alleanza con il centro-destra, ma Favero aveva chiuso la porta. Certo che ora Fratelli d’Italia si trova a Montebelluna in una strana situazione, con due gruppi: uno, con delega al simbolo, che fa parte della maggioranza ed è costituito da un assessore (Claudio Borgia) e due consiglieri (Lucrezia Favaro e Gaetano Innocente), uno, senza delega al simbolo ma con consigliera iscritta a Fratelli d’Italia (Sabrina Favaro di Conservatori e Riformisti verso Fratelli d’Italia) in minoranza. «Sernagiotto non è iscritto e non è candidato per Fratelli d’Italia alle prossime regionali, questa ipotesi non c’è e lo stesso Sernagiotto ha smentito una sua possibile candidatura – dice Borgia – Spero per lui che la sua posizione si chiarisca velocemente ma credo che non ci siano le condizioni per candidarlo». Eppure era uscito il suo nome tra i candidati di FdI alle prossime regionali. «Ma ha chiarito che finché non sarà conclusa la vicenda di Ca’ della Robinia non si sarebbe presentato ad alcuna elezione – spiega Elvio Simonato, - una sua candidatura danneggerebbe il partito. Quindi per ora sta fermo» «Non ho mai proposto una mia candidatura a FdI», ha risposto indirettamente Sernagiotto, «e non mi candiderò fino a quando la vicenda giudiziaria non sarà chiarita». —

Enzo Favero

Marco Filippi

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