Anche l’ex Poste nella nuova area stazione

C’è una terza fase nel progetto per la riqualificazione dell’area stazione. Dopo l’accordo con Rfi per la trasformazione di piazzale Duca d’Aosta e dell’edificio ferroviario, e dopo il piano Mom per il trasloco all’ex Cuor dell’autostazione, ora Ca’ Sugana sta trattando con Poste per riaccendere le luci sul palazzo degli uffici e degli spedizionieri, abbandonato ormai da anni.
il monopoli nel piazzale
Il sogno è datato, va detto, ma se in passato (già dai tempi di Gentilini e Gobbo) si immaginava di rinnovare l’intero quadrante stazione senza poi spingere molto sull’acceleratore, adesso ci sono accordi fatti e milioni stanziati. Rfi ne ha messi 7,2 e il Comune ne ha impegnati altri 2,2 per rifare il look al piazzale antistante la stazione e per rimettere a nuovo la stazione stessa. Mom, la società di trasporto pubblico, ha già impegnato a bilancio 2 milioni per l’acquisizione degli immobili dell’ex Cuor e dovrà tirarne fuori ben di più per trasformare il tutto nella nuova autostazione (che si immagina corredata di uffici, spazi ristoro, ma si è parlato anche di spazi ricettivi e direzionali e commerciali). Immaginare tutta questa rivoluzione senza l’area dei palazzi delle Poste sarebbe stato (ed è) un piano monco. Di qui l’interesse – pare dello stesso sindaco Conte - per aprire una trattativa con Roma. «Sono stati mandati degli emissari» si limita a dire il sindaco, «vogliamo sederci al tavolo, le condizioni ora ci sono tute perchè anche Poste partecipi al progetto». In fin dei conti, col piazzale riqualificato, anche gli immobili della società potrebbero ritornare interessanti, sia pensando ad una dismissione, sia ad una riconversione.
emissari a roma
Chi sarebbero gli emissari? A Ca’Sugana bocche cucite, ma in effetti i legami con la società non mancano. Uno su tutti Mauro Michielon, in passato parlamentare, assessore, capogruppo e segretario della lega cittadina, oggi presidente Israa e presidente di Postepay, società del gruppo Poste (di cui tra l’altro è stato anche consigliere). Che sia lui? Di certo i contatti non gli mancano. Poi si sono parlamentari e senatori del Carroccio trevigiano (Coin e Candura su tutti), e altri buoni agganci.
due anni di tempo
Quel che trapela, e che a Ca’ Sugana si voglia provare a tutti i costi un all in che chi gioca a carte ben sa quanto sia insieme rischioso e conveniente. Sulla stazione ha firmato contratti, su Mom ha messo la faccia (ed oltretutto è uno dei soci dell’azienda)... tanto valeva puntare anche su Poste. Per arrivare ad una quadra e capire se la manovra potrà riuscire ci sono due anni di tempo, quelli che serviranno per dare il via ai lavori alla stazione, e forse anche per quelli all’autostazione. Se in questi mesi entrerà nella partita anche la società Romana allora sì, davvero, cambierà volto tutta l’area stazione. —
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