Anche la 21 Invest punta sul centro Trasloco in un anno a Borgo Cavour

Alessandro Benetton sposta la sua società da viale Felissent Opzione su un altro immobile a ridosso del collegio Pio X
de wolanski agenzia fotofilm treviso palazzo ancilotto borgo cavour
de wolanski agenzia fotofilm treviso palazzo ancilotto borgo cavour

C’è un nuovo interesse per il centro storico, e non solo residenziale. A testimoniarlo non soltanto la maxi operazione messa a segno nei giorni scorsi dalla Baccini, che ha acquistato dalla Banca d’Italia il palazzo di piazza Pola per 6 milioni con l’obiettivo di trasferirvi parte del proprio cervello operativo. A puntare tutto entro mura è anche la 21 Invest di Alessandro Benetton che a Palazzo Ancillotto, in Borgo Cavour, concentrerà tutta la sua attività chiudendo l’attuale sede in viale Felissent. E non solo.

le puntate sul borgo

Che l’acquisto del palazzo fosse dettato dall’intenzione di mettere un piede dentro la città con la sua 21 Invest era noto. Non che la mossa portasse con sè anche il trasloco generale degli uffici dalla villa vicino all’ippodromo che potrebbe essere lasciata vuota nel giro di un anno. Ma l’operazione di Benetton a Borgo Cavour potrebbe non fermarsi lì. Lo confermano anche indiscrezioni che trapelano in zona, dove si sta assistendo ai primi interventi del cantiere voluto da Alessandro. Pare ci sia l’opzione per espandere il restauro ad un altro immobile vicino, proprio per riuscire a concentrare nel Borgo tutta l’attività della 21 Invest e allargarne l’offerta, pare anche pubblica. Dettagli? Impossibili da avere, si tratterebbe ancora di idee di sviluppo. E anche al vicino Pio X stanno a guardare con curiosità, immaginando anche come potrebbe ridisegnarsi il quartiere anche con il prossimo sviluppo del Museo Bailo, pronto ad allargarsi nell’ala ancora da restaurare. Valore dell’operazione? Milionario. Ma dagli ambienti vicini alla 21 Invest non trapela nulla più di quanto scritto nel cartello di cantiere appeso al fianco dell’ingresso del palazzo adiacente al collegio Pio X.

gli altri “tavoli”

Ma oltre a piazza Pola e Borgo Cavour c’è un altro tavolo sul quale si stanno concentrando varie puntate, è quello di San Nicolò che il prossimo anno potrebbe vedere avviarsi l’intervento firmato da Infinite Area per la riqualificazione del palazzo ex Acli, davanti alla chiesa. Destinazione? Direzionale, ma forze non solo, tutto quanto può trovare spazio nel «restauro di pregio» che la società di Patrizio Bof intende portare a termine sull’immobile, sulla linea di quanto fatto a Palazzo Sardone Albuzio, ora diventato la sede di Banca Generali. E, pur lentamente, è iniziato anche il cantiere all’ex archivio notarile, sempre a San Nicolò, mentre si avvia a conclusione il grande residence Città Giardino firmato dalla Pesce. Resta quindi solo un buco nero, e purtroppo grande: l’ex Turazza. Il grande complesso proprietà dell’Ipab potrebbe valere da solo una rivoluzione per il centro storico.

via Canova

Mentre il Comune cerca fondi per la riqualificazione di Ca’ da Noal, sull’altro lato della strada si sta iniziando a giocare la grandissima partita immobiliare della ex Cittadella della Finanza. Luciano Benetton ha chiuso l’affare a inizio ottobre e dato avvio ai progetti per la conversione e riqualificazione degli edifici. Obiettivo? Direzionale e residenziale, stando alle poche informazioni in circolazione.

Un ritrovato interesse

Già solo le operazioni fin qui elencate valgono milioni, e nuovi potenziali abitanti (almeno diurni) della città dopo anni in cui il centro ha patito pesantemente il trasloco fuori mura degli uffici della Cittadella. Ma stando al borsino immobiliare dei beninformati, nei mesi a venire si potrebbero innescare altre, nuove importanti operazioni. Immobili non mancano. Fondi, a quanto pare, a certi livelli, nemmeno.

Federico de Wolanski

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