Ampliamento Replay, la giunta si spacca

Asolo: l’assessore Basso vota contro l’accordo. Il piano è stato tolto dall’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale
Di Vera Manolli
Gent. Fabio, come da accordi, in allegato una foto di Claudio Buziol (Presidente Fashion Box Group) e una dell'azienda. Resto a tua disposizione per eventuali ulteriori necessità, ciao e grazie. Lorenza De Mattia
Gent. Fabio, come da accordi, in allegato una foto di Claudio Buziol (Presidente Fashion Box Group) e una dell'azienda. Resto a tua disposizione per eventuali ulteriori necessità, ciao e grazie. Lorenza De Mattia

ASOLO. Si spacca la giunta Baldisser sull’ampliamento della Replay. A votare contro la proposta presentata dalla società, che rappresenta il famoso marchio d’abbigliamento con sede a Casella d’Asolo, è stato l’assessore allo sport Nico Basso. «Il voto non è contro la Replay », spiega l’assessore, «ma è solo per il metodo utilizzato per arrivare a questo accordo». E dopo le dimissioni del presidente della commissione urbanista, Franco Dalla Rosa, arriva il no secco dell’assessore Basso.

E il consiglio comunale, fissato per giovedì 29 novembre, con la discussione dell’ampliamento all’ordine del giorno, slitta a venerdì prossimo.

«È stato tolto dall’ordine del giorno solo per una questione tecnica», si giustifica il vicesindaco, «non è una questione o decisione politica, ma vogliamo approfondire a livello tecnico e soprattutto questo progetto scatta perché la Fashion Box è nell’ottica di ottimizzare l’azienda, accorpando i processi produttivi in un unico stabilimento».

E per la prima volta un assessore vota contro la sua maggioranza mettendo alle corde il sindaco e l’assessore all’urbanistica. Un progetto che fa discutere e mette le minoranze sulle barricate e persino il capo ufficio dell’urbanistica che inizialmente avrebbe ventilato riguardo all’accordo alcune perplessità.

Una speculazione edilizia che gioca a favore delle casse comunali che incasserebbe 900 mila euro, compresi i 300 mila da versare entro la fine dell’anno.

A carico del Comune invece resterebbe la realizzazione dell’ accesso nella nuova zona industriale attraverso una rotatoria lungo via Schiavonesca Marosticana e via Le Marze e una rotatoria ad anello tra via Giorgione e via dell’Artigianato. Per il vice Dussin, invece, la questione è diversa: «In momenti di difficoltà economiche come questi, il rafforzamento di un’azienda che, grazie alla sua capacità innovativa e logistica, riesce a essere vitale e competitiva nel mondo globale, e il suo radicamento ad Asolo deve essere attentamente considerato», conclude Dussin, «tale opportunità è coerente con il documento preliminare al Pat, redatto dall’amministrazione comunale precedente, che prevedeva la possibilità di ampliamenti di strutture esistenti, con riguardo particolare, ma non esclusivo al quadrante est di Casella Sant’Apollinare».

Anche le minoranze contestano il metodo dell’assessore nel presentare il progetto scatenando una serie di polemiche, che hanno portato alle dimissioni del presidente Dalla Rosa. Ma per i consiglieri di Insieme per Asolo, Daniele Ferrazza e Morris Dametto, «Resta il fatto che, trascorso il tempo per le osservazioni, la decisione diventerà operativa e non si potrà più tornare indietro ».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso