Altroché parcheggio I centri estivi sono oasi per giocare e imparare

Un viaggio attorno al mondo, un’immersione nella natura, un tuffo in piscina, un cocktail di attività dedicate al benessere con sport all’aria aperta e sana alimentazione. Con l’estate alle porte ripartono i centri estivi. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Ecco un agile vademecum per orientarsi tra le numerose proposte in provincia di Treviso.
COSTI
I prezzi partono da una media di 39 euro a settimana per le strutture a gestione comunale o parrocchiale e arrivano fino a 650 per le attività che prevedono soggiorni in campeggio in pensione completa, escursioni in laguna e scorpacciate di tecnologia con tanto di visori 3D. Tra le proposte più curiose, lo Sparx Summer Camp di H-Farm a Ca’Tron di Roncade offre una serie di giornate immersive a base di design, robotica, arti performative e realtà aumentata per gli appassionati del genere, da 5 a 20 anni. Come da tradizione l’estate si conferma il periodo per tirare il fiato, dopo mesi trascorsi sui libri, lasciando spazio alla creatività e alla socializzazione. Va in questa direzione il cartellone elaborato da Ca’Sugana insieme alla coop Comunica.
OFFERTA DIDATTICA
«I centri estivi rappresentano da sempre un punto di aggregazione fra attività, giochi, sport e visite guidate» sottolinea Silvia Nizzetto, assessore allo Sport, Partecipazione e Istruzione del Comune di Treviso, «anche quest’anno i costi dei servizi resteranno immutati e ci saranno agevolazioni per le situazioni di disabilità e disagio». Ca’ Sugana ha infatti siglato un’intesa con la coop Comunica che garantisce prezzi calmierati per i centri estivi in partenza dal 1° luglio. Il costo per la prima settimana è di 39 euro con l’applicazione della riduzione fratelli (che accedono al prezzo di 24 euro). Disponibile anche il servizio mensa al costo ragionevole di 4, 60 euro per pasto e merenda. La programmazione consente l’entrata anticipata alle 7. 30 e l’uscita posticipata alle 17. 30 .
PROPOSTE A TEMA
“Missione Ben-essere “è il titolo scelto per l’edizione 2019 da Comunica, una delle principali realtà nella gestione dei centri estivi con oltre 3mila bambini iscritti e 300 operatori impegnati nelle sedi delle scuole San Bartolomeo, San Lazzaro, Andersen e San Paolo per le attività dell’infanzia, e negli istituti Giovanni XXIII, Rambaldo degli Azzoni, Masaccio e Carducci per gli alunni della primaria. «Quest’estate i bambini saranno promotori dei valori di salute del proprio territorio, diventando essi stessi protagonisti: supereranno prove, risolveranno enigmi, scopriranno un’estate dedicata alla ricerca del “Talismano della salute” che indicherà la strada per il benessere di tutta la comunità» annuncia Matteo Marconi presidente di Comunica. Le iscrizioni scadono il 21 giugno. Info: www. cooperativacomunica. org
TREVISO E DINTORNI
Punto di riferimento indispensabile per le famiglie che non possono fare affidamento sulla rete dei nonni, i campi estivo sono diventati parte integrante dell’estate delle giovani generazioni. Sempre più capillare la rete di proposte che spaziano dagli oratori alle fattorie, dalle piscine alle oasi naturalistiche. Oltre alle proposte nel capoluogo Comunica propone nell’hinterland il camp in inglese da 7 a 14 anni a Follina, Vittorio, Mogliano, Villorba e il Kinder Camp dal 19 al 30 agosto alla Rubinato di Treviso per apprendere l’inglese con insegnanti madrelingua. Il camp “natura” alla fattoria La Perla di Ponzano per stare a contatto con gli animali dal 24 giugno al 2 agosto (da 6 a 12 anni), mentre all’Oasi di Codibugnolo di Maserada e al maneggio l’Isola si andrà alla scoperta del Piave dall’1 al 5 luglio e dal 2 al 6 settembre con tanto di percorsi di avvicinamento ai cavalli e focus su flora e fauna locali. A Casale sul Sile e a Mogliano tornano i camp sportivi dedicati a rugby e basket, per bimbi da 3 a 14 anni da giugno a settembre. L’ultimo suono della campanella ha mandato in ferie la routine, per evitare che le nozioni cadano nell’oblio molti centri estivi garantiscono lezioni e ripassi. «È fondamentale che i ragazzi, anche dopo la fine delle scuole, continuino a stare insieme, a provare nuovi laboratori e discipline» conclude Nizzetto «sempre all’insegna del rispetto, dello stare insieme e dello sport». —
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