Alpinista muore davanti alla fidanzata

Tragedia alla palestra di roccia di Schievenin. Quarantenne di Valdobbiadene precipita dalla parete: per lui nulla da fare
Di Raffaele Scottini

VALDOBBIADENE. La montagna era la sua grande passione e anche ieri aveva approfittato della tiepida mattinata di metà novembre per partire da Budoia, il paese in provincia di Pordenone dove abitava, e andare ad arrampicare a Schievenin, nel Bellunese, insieme alla sua ragazza. Doveva essere una giornata di sport e allenamento all'aria aperta in mezzo alla natura, tra il torrente che scende attraverso la valle e quella montagna che è meta di tanti appassionati, invece verso mezzogiorno Ketriss Palazzani, quarant'anni, volontario del soccorso alpino friulano originario di Valdobbiadene ha perso la vita nella palestra di roccia della frazione di Quero, dopo essere precipitato all'indietro per alcuni metri. Tre o quattro, non di più secondo la prima ricostruzione dell'incidente la cui dinamica è incerta. Una caduta avvenuta da un'altezza non troppo elevata eppure tragica per lo sfortunato alpinista che mentre stava riscendendo la parete ha perso la presa, forse scivolando, tradito dalla fatalità di un imprevisto, e si è schiantato al suolo. Completata una via nel settore Bastionata sud, Ketriss Palazzani, una guida alpina a cui non mancava certo l'esperienza nell'arrampicata, si stava calando lungo la palestra di roccia mentre la compagna gli faceva sicurezza e quando ormai gli mancava poco per appoggiare i piedi sul pavimento è volato giù, finendo di schiena a terra e sbattendo la testa sui sassi. L'allarme è scattato attorno a mezzogiorno e il 118 ha inviato un'ambulanza e l'elicottero del Suem di Treviso. È stata allertata una squadra del Soccorso alpino di Feltre e sul posto sono arrivati anche i carabinieri. Il personale sanitario, raggiunto il luogo dell'incidente, ha subito iniziato a praticare le manovre di rianimazione, supportato poi da medico e tecnico del Soccorso alpino sbarcati nel frattempo con un verricello dall'eliambulanza. Purtroppo però, a nulla sono valsi i tentativi di salvare la vita al quarantenne, che a 18 anni aveva lasciato Valdobbiadene per intraprendere la carriera militare. L'impatto, tremendo, è stato fatale. Medico e infermieri hanno provato e riprovato per più di mezz'ora a rianimarlo, ai piedi della montagna dove era andato ad allenarsi insieme alla fidanzata, in comprensibile stato di shock dopo la tragedia. Constatato il decesso, il corpo è stato affidato ai tecnici del Soccorso alpino di Feltre e Prealpi Trevigiane, sopraggiunti in aiuto alle operazioni. Una volta ricomposta la salma e ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, i soccorritori hanno provveduto a imbarellarla, calandola fino alla strada per affidarla al carro funebre diretto alla cella mortuaria di Feltre. Kettris, elicotterista, era meccanico di bordo. A Valdobbiadene, in via Piva, vive ancora la nonna Bianca Vanzin, la mamma Annalisa abita a Cornuda. Lo zio Dario Palazzani è di Pederobba. Il papà vive all’estero. La cugina Nadia Palazzani abita invece a Resana. Il fratello Wendi anche lui elicotterista risiede a Bolzano.

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