Allevamento lager a Monastier sul caso indaga la Procura

Il proprietario ha ignorato due ordinanze della polizia locale che puntavano a proteggre gli animali in via Callaltella mucche, pecore e maialini vietnamiti «vivevano nel fango in condizioni precarie»
Allegranzi Monastier Striscia La Notizia per maltrattamento animali
Allegranzi Monastier Striscia La Notizia per maltrattamento animali

MONASTIER

Denunciato alla Procura della Repubblica di Treviso il proprietario dell’allevamento lager di via Callaltella di cui nei giorni scorsi si è occupato anche il tiggì satirico “Striscia la Notizia”. L’uomo, E.S. le sue iniziali, prima di Natale era stato denunciato dalla polizia locale di San Biagio-Monastier-Zenson per non aver ottemperato alla doppia ordinanza del sindaco in merito alle condizioni degli animali tenuti nell’allevamento.

Il primo provvedimento, datato 14 ottobre 2011, intimava al proprietario di fornire ripari idonei agli animali (mucche, caprette, pecore e maialini vietnamiti tenuti in condizioni precarie, come evidenziato nei sopralluoghi di forze dell’ordine ed Usl, oltre che dalle immagini mandate in onda su Canale 5), oltre che di custodirli in modo adeguato, garantendo alle povere bestiole le condizioni minime per la sopravvivenza. In altre parole, dopo le numerosissime segnalazioni arrivate in municipio da parte dei cittadini che vivono vicino all’allevamento, erano prima scattati i controlli da parte della polizia locale, del servizio veterinario dell’Usl 9 e del Corpo forestale dello Stato, quindi il sindaco Salvatore Lo Stimolo aveva firmato una prima ordinanza che tuttavia era stata ignorata dal proprietario.

Il 4 novembre scorso era perciò scattato un secondo provvedimento, più pesante del precedente. Ad E.S., il sindaco imponeva lo sgombero dei capi ovini, caprini e suini dall’allevamento di via Callaltella. Il proprietario avrebbe potuto tenere solamente le mucche, in tutto una cinquantina di capi. Ma nemmeno questo secondo provvedimento del sindaco, finalizzato a limitare i disagi per i vicini dell’allevamento e nel contempo garantire agli animali una vita dignitosa, era stato ottemperato. Prima di Natale, trascorsi i tempi di legge, la polizia locale ha proceduto alla denuncia dell’uomo.

Nel frattempo in via Callaltella a Monastier erano arrivati le telecamere di “Striscia la Notizia” e l’inviato Edoardo Stoppa, meglio conosciuto come “l’amico degli animali”. Il tiggì satirico aveva denunciato che «decine di animali sono tenuti in condizioni precarie e costretti a vivere nel fango e nei loro escrementi». Solo dopo il blitz di Canale 5, forse temendo la ribalta nazionale, l’allevatore ha iniziato ad occuparsi degli animali. Un pastore del Trevigiano è andato a prendersi le capre e le pecore che sono state unite al gregge e portate lontano da Monastier. Anche i maialini vietnamiti, tanto simili ai cinghialini e per questo facilmente scambiabili, sono stati ceduti ad una terza persona. La cinquantina di mucche è stata infine ricoverata in una sorta di recinto. Da qui, i bovini quantomeno non possono fuggire in strada e nelle proprietà altrui, come invece succedeva fino a pochi giorni fa, con grossi disagi e rischi per tutti.

Rubina Bon

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