All’asta palazzo Dall’Armi si farà lo “spezzatino”

Appartamenti, garage e negozi del centralissimo edificio vanno in vendita separatamente per circa tre milioni di euro 
Agostini Montebelluna palazzo Sarri Dall’Armi ora Amistani Guarda
Agostini Montebelluna palazzo Sarri Dall’Armi ora Amistani Guarda

MONTEBELLUNA

Va oggi all’asta uno dei palazzi più prestigiosi del centro storico di Montebelluna: il palazzo Sarri Dall’Armi, ora Amistani Guarda dal nome del proprietario. Va all’asta in forma di “spezzatino”, nel senso che la sua vendita è stata divisa in 12 lotti. Attualmente il palazzo è tutto occupato: al piano terra ci sono una farmacia, un bar frequentatissimo, una galleria d’arte, un negozio di dolciumi, una gioielleria, un negozio di abbigliamento, ai piani superiori uffici e appartamenti, e ci sono pure due garage nel retro. Il valore, sommando tutte le varie parti, è stato stimato in oltre 3 milioni di euro, sommando però le offerte minime si scende di quasi un milione di euro.

Con 10mila euro si può acquistare un garage; per un appartamento utilizzato per uffici con cucina, e sei vani, che era poi la sede degli uffici della società di Alvise Amistani, ci vogliono come minimo 580mila euro; per i locali che ospitano la farmacia l’offerta minima è di 309mila euro; mentre per il bar ne sono sufficienti poco più di 159mila; tra gli 82.500 e i 137.250 il costo dei vari negozi; a 330mila euro invece gli uffici al primo piano.

Ma non solo il palazzo oggi va in vendita: nella stessa asta della medesima società sono in vendita anche dei vigneti: quattro per la precisione, due in via Villette, uno in via Raschietti e il quarto in via Mercato Vecchio, per la precisione quell’area coltivata a vigneto e in parte a bosco dove sono stati rinvenuti i resti di una villa romana e dove da anni c’è in corso una campagna di scavi da parte della sovrintendenza e per quest’ultimo il prezzo minimo di vendita è di quasi 271mila euro.

Anche il palazzo Sarri Dall’Armi, con i suoi fregi, i dipinti che raffigurano personaggi del Risorgimento, è vincolato dalla Sovrintendenza. Si tratta infatti di un palazzo costruito tra il 1873 e il 1874, dalla struttura massiccia con fori ad arco. Di notevole ricchezza ed esuberanza risultano le decorazioni. Lo aveva fatto costruire il valdobbiadenese GioBatta Sarri Dall’Armi, appaltatore e agente generale delle imposte dirette. Acquistato all’inizio del Novecento dall’avvocato Maran di Castelfranco, era passato poi a Giovanni Polin e in linea di successione alla famiglia Amistani Guarda. A promuovere la procedura esecutiva con la conseguente asta giudiziaria di oggi, erano stati il Credito Trevigiano, la Banca Popolare dell’Alto Adige-Volksbank e la Società per la Gestione di Attività, con sede a Napoli. —



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