Alberto Negri, comandante di aerei e poeta domani presenta la sua raccolta “Genico”

PIEVE DI SOLIGO. Poeta e fotografo per passione, pilota dell’aviazione per vocazione. Alberto Negri vive all’estero da otto anni; dopo Stati Uniti d'America, Irlanda, Slovenia, Nord Africa e Turchia...
PIEVE DI SOLIGO. Poeta e fotografo per passione, pilota dell’aviazione per vocazione. Alberto Negri vive all’estero da otto anni; dopo Stati Uniti d'America, Irlanda, Slovenia, Nord Africa e Turchia ora ha casa negli Emirati Arabi Uniti, essendo comandante di linea della compagnia di bandiera Etihad. In questi giorni, in concomitanza con le festività natalizie, è tornato nella sua Pieve di Soligo. Sarà l’occasione per trascorrere del tempo con la famiglia d’origine (è figlio dell’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica) e per presentare al pubblico il suo primo libro, “Genico”. Si tratta di una raccolta di poesie che copre buona parte delle composizioni di dodici anni. Alberto, pur avendo optato per gli studi scientifici, fin da giovanissimo aveva mostrato una spiccata propensione per le lettere e una profonda ammirazione per Andrea Zanzotto. Ha coltivato così la passione per la poesia, di pari passo con quella per la fotografia. Come il compianto poeta del paesaggio, ha tratto ispirazione dall’ambiente, di volta in volta una foresta americana, il cielo australiano, il deserto del Sahara, una città della Turchia, della Libia, Trieste o Atene. Nella prefazione a “Genico”, Negri cita proprio Zanzotto, il quale, nel suo “Luoghi e paesaggi” edito da Bompiani, descrive il “processo ispirativo originato dal paesaggio come profondo scambio emotivo”. Per Alberto Negri, pilota dall’età di diciotto anni e oggi comandante della compagnia aerea emiratina Etihad, il viaggio è certamente parte integrante della sua professione; esiste tuttavia un viaggio emotivo al quale non sa sottrarsi. Per questa ragione scrive poesie: «Lo spunto –spiega Alberto Negri- è l’osservazione, che diventa sorgente ma anche contesto del sentimento che va dall’ambiente a me, quindi alle mie emozioni, per non avere più confini dell’ambiente stesso». Comporre in versi, a dispetto della sua formazione (è laureato in fisica) è quasi un impulso: «Le poesie raccolte in “Genico” sono scatti fotografici – dice - che hanno origine dalla semplice necessità di esprimere un sentimento figurativo, dove la fotografia non è disponibile o non riesce a realizzarsi». Nel corso della presentazione del volume, in programma domani sera alle 20.45 alla Locanda da Lino, l’attrice Silvia Danieli leggerà alcuni componimenti.


Adriana Rasera


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