Albergo Roma, il rogo resta un mistero

CASTELFRANCO. Rimarrà un mistero la causa del rogo che il 16 giugno scorso ha distrutto l’albergo Roma in centro a Castelfranco. Nei giorni scorsi, sul tavolo del sostituto procuratore che si occupa del caso è arrivata la perizia della sezione di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Pur non individuando le cause dell’incendio la perizia offre due certezze. Primo: il rogo è sicuramente partito dalla camera da letto, del miniappartamento, al quarto piano dell’hotel di via Filzi, occupato dal titolare Rino Antonello. Secondo: è praticamente impossibile stabilire cosa innescò l’incendio. Lo stato dei luoghi è stato talmente compromesso dal rogo da rendere impossibile l’individuazione del punto esatto da dove partirono le fiamme e, soprattutto, cosa le innescò. Fosse stato, per esempio, un corto circuito, quando i vigili del fuoco spensero le fiamme, all’interno della stanza da dove partì il rogo non fu trovato nemmeno un filo elettrico. Le temperature troppo alte hanno cancellato ogni traccia dell’«innesco».
Starà ora al sostituto procuratore che si occupa del caso, che dispose il sequestro dell’ultimo piano dell’hotel da dove partirono le fiamme, decidere se archiviare il fascicolo aperto sul caso o se, eventualmente, procedere con una nuova consulenza. Altrimenti la vicenda diventerà materia di discussione per le assicurazioni.
Il Roma è uno degli alberghi più noti di Castelfranco con i suoi quasi sessant’anni di attività. Il rogo scoppiò alle due della notte del 16 giugno scorso. Ai sessanta vigili del fuoco che intervennero per domare le fiamme, propagatesi su una superficie di 1.500 metri quadrati, furono necessarie oltre 12 ore di lavoro senza pausa per avere ragione dell’incendio.
A dare l’allarme fu il portiere dell’albergo che si accorse che dal quarto piano usciva copioso il fumo. Nel frattempo le fiamme dall'appartamento di Antonello avevano già aggredito la copertura dell'albergo. La cosa più importante fu l’immediato sgombero degli ospiti della struttura. Per primi furono evacuati i sei clienti che dormivano al quarto piano e poi tutti gli altri 57 presenti nell'albergo.
Il titolare Rino Antonello, nella fretta di mettersi in salvo, scivolò per le scale rimediando una seria contusione alla testa. I danni furono ingenti. A fiamme spente l’albergo fu dichiarato inagibile: 14 stanze distrutte, le restanti da riprendere per mano da cima a fondo, bagni crollati dall'ultimo piano al secondo e hall invasa dall'acqua.
Secondo una prima stima i danni ammontavano a due milioni di euro. A perizia conclusa, la vicenda del rogo all’albergo Roma è destinata a trasferirsi dalle stanze della procura a quelle delle assicurazioni.
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