Al mercato spuntano i libri usati Il sogno di Emiliano e Roberta

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Assalto alla nuova bancarella di libri ieri mattina al mercato di Treviso. Tra le tradizionali postazioni dedicate all’abbigliamento, bijou, guanti e berretti ha fatto capolino un tavolo coperto di libri usati. E subito si è formata la ressa: chi cercava un romanzo d’amore, chi pescava tra i saggi di storia e chi invece riscopriva con nostalgia un giallo Mondadori o un libro di ricette famoso negli anni Sessanta, scritto da Lisa Biondi, la cui voce usciva dalla radio. «Che meraviglia, ho imparato a cucinare ascoltando la sua voce ogni mattina», esclama emozionata la signora Bianca Rosa. Fra pochi giorni compirà 82 anni e ha comperato questo libro per figlia e nipote. Lei poco più che ventenne si era sposata senza saper bene come muoversi tra i fornelli e su quelle pagine ha trovato ricette facili e gustose. «Non sarà dietetica ma è tanto buona», commenta portando in mano come un trofeo il suo libro: costo 2 euro come la maggior parte dei volumi esposti. E per chi ne acquistava 3 il prezzo scende da 6 a 5 euro. Felici dell’entusiasmo dimostrato dai trevigiani Roberta Brozzola ed Emiliano Vianello, giunti da San Donà all’alba nella speranza di trovare un posto libero al mercato. Le aree sono quasi tutte assegnate e le rare postazioni vuote vengono distribuite la mattina stessa, il martedì e il sabato. Emiliano e Roberta hanno una vera passione per i libri e gli oggetti vintage, si danno da fare nell’allestimento delle vetrine dei negozi e set fotografici. Si industriano per far quadrare il bilancio in tempi di crisi. «Sono persone che vanno aiutate, poiché mentre tanti chiudono i battenti, questi giovani dimostrano con il loro entusiasmo che si può fare qualcosa». A parlare è il presidente del consiglio comunale di Treviso Giancarlo Iannicelli, ieri di passaggio, deciso a sostenere ai Trecento forme di promozione della cultura anche attraverso la vendita di libri usati. «Certo una volta al mese c’è la Loggia dei Cavalieri che si anima», aggiunge Iannicelli. «Noi la sentiamo come missione», dice Eleonora che ha soprannominato la sua bancarella “La città dei libri in transito”. —
Laura Simeoni
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