“Aiutiamo Nicolò”, donatori commossi: «Piccolo angioletto, siamo tutti con te»

Le donazioni aveva superato i 140mila euro. L’obiettivo è raggiungere entro un anno i due milioni necessari per la terapia

CASTELFRANCO. “Aiutiamo Nicolò”, la campagna a favore del piccolo che sta lottando contro la forma più grave di atrofia muscolare spinale è inarrestabile. Tanti i messaggi di sostegno alla famiglia da parte di chi ha fatto le donazioni. “Una piccola goccia per voi, con la speranza che tante piccole gocce creino un oceano! In bocca al lupo, guerriero” scrive ad esempio Vanna Pizzolon.

“Una donazione con il cuore per un cuoricino che merita di vivere! Speriamo di arrivare all'obiettivo. Forza dolce Nicolò e un abbraccio ai genitori”, aggiunge Silvia Danna. Nicole Fiorese scrive: “Ho fatto una donazione perché ha il diritto di vivere una vita normale e voglio nel mio piccolo dare il mio supporto anche alla famiglia”. “Prego per Nicolò e la sua famiglia che riescano con successo a superare questo difficile momento, e che questo piccolo angioletto possa stare meglio il prima possibile” è il pensiero di Manuela Perlati.

“Ho un bimbo di quasi 6 mesi, Nicolò, tanto voluto e tanto amato, non posso nemmeno immaginare il dolore di questi genitori. Ma ce la farete! Un bacio al piccolo e un abbraccio forte a voi!” scrive Chiara Crepaldi. E ancora: “Mi chiamo Matteo, tu Mattia. Di cognome Marin e tu Martin. Ho un bimbo anche io, e sono sicuro che l’avresti fatto anche tu per me. Siamo tutti al tuo fianco, non mollare”.

E il primo saluto del piccolò Nicolò nel video posttao dalla mamma  è per i tanti nuovi amici.

Nicolò ha bisogno d'aiuto: il video della mamma con il suo piccolo

Tra le donazioni, anche quella di una classe dell’istituto salesiano di Castello di Godego. Le donazioni per “Aiutiamo Nicolò” possono essere fatte con carta di credito attraverso la piattaforma gofundme.com oppure con bonifico bancario utilizzando l’Iban IT 60L0306961566100000006600 intestato a Nicolò Martin, presso IntesaSanPaolo. Ieri sera aveva superato i 140mila euro. L’obiettivo è ragiungere entro un anno i due milioni necessari per la terapia. —


 

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