Agricoltore risucchiato dallo spandiletame

Gravi lesioni alle gambe per il cinquantenne Antonio Buso. Il fratello ha fermato il macchinario in tempo, salvandogli la vita
Allegranzi Campea di Miane incidente in via Cavallotto, foto generica
Allegranzi Campea di Miane incidente in via Cavallotto, foto generica

MIANE. È stato risucchiato dallo spandiletame quasi fino alla vita, e si è miracolosamente salvato grazie ai riflessi del fratello alla guida del trattore, che sentendolo urlare ha spento subito la motrice, liberandolo dalla morsa letale. Un grave infortunio sul lavoro, quello che ieri mattina sui vigneti di Campea, a Miane, ha interessato Antonio Buso, agricoltore cinquantenne di Casale Vacca (sulla strada tra Campea e Combai), papà del consigliere comunale di Miane Denny Buso. Trasportato con l’elisoccorso al Ca’ Foncello, è in prognosi riservata: ha riportato traumi importanti alle gambe e al bacino. Grande apprensione in tutta la comunità per le sorti dell’agricoltore. L’incidente è avvenuto attorno a mezzogiorno di ieri, in una mattinata torrida e faticosissima per chi, come Antonio e suo fratello Beniamino, deve lavorare all’aria aperta. I due fratelli avevano lasciato le case in cui abitano in località Casale Vacca, per scendere nel loro vigneto di via Cavallotto, a Campea.

Dovevano compiere un’operazione di routine: attaccare al trattore la macchina spandiletame, per spargere tra i filari di Prosecco la vinaccia della scorsa vendemmia, prezioso nutrimento per le piante. Beniamino era alla guida del mezzo, Antonio sul rimorchio con lo spandiletame. A un certo punto, e per motivi ancora al vaglio degli inquirenti, Antonio è stato letteralmente risucchiato dai rulli verticali e orizzontali in movimento della macchina. Forse, si era avvicinato per sbloccare o sistemare meglio la vinaccia. Il fratello è riuscito a spegnere immediatamente il motore e a fermare la rotazione della macchina. Il Suem 118 è arrivato sul posto da Soligo, con l’appoggio dell’elisoccorso. Un intervento tutt’altro che semplice, vista l’asperità del luogo e le difficoltà per trovare l’appezzamento su cui stavano lavorando i due fratelli.

L’uomo è stato portato al Ca’ Foncello con la sospetta frattura di entrambe le gambe; una volta arrivato all’ospedale di Treviso è stato sottoposto a una Tac per verificare le condizioni del bacino: nonostante il grave infortunio, non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto anche lo Spisal dell’Usl7, per appurare le dinamiche dell’incidente, e i carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto. Com’è comprensibile, la vittima dell’incidente, pur non avendo perso conoscenza, non è stata in grado di fornire i dettagli dell’episodio, visto lo stato di choc.

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