Advar beffato: niente 5 per mille
Cifra errata nel codice fiscale, sfumano i fondi 2009

L’Hospice Casa dei Gelsi dell’Advar ha perso le donazioni per un errore
E' una delle organizzazioni benefiche a cui i trevigiani sono più affezionati: nel 2009 l'Advar era in vetta alla classifica delle realtà che avevano raccolto la maggior quota di cinque per mille relativo alle dichiarazioni dei redditi del 2007. Nei giorni scorsi l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato l'elenco dei beneficiari, relativo alle dichiarazioni del 2009. L'Advar è stato beffato: a causa di un numero riportato erroneamente nel codice fiscale, è andata persa l'intera quota del cinque per mille destinata all'associazione. «Si è verificato un errore da parte dello studio di commercialisti di Treviso che seguiva l'Advar. E' stato riportato, nel sistema dell'Agenzia delle Entrate, il codice fiscale errato. Non siamo dunque rientrati nell'elenco dei beneficiari del cinque per mille» chiarisce Domenico Viscuso, segretario generale dell'Advar. La stessa organizzazione che si occupa dell'assistenza dei malati oncologici in fase terminale si era accorta, nei mesi scorsi, dell'errore numerico. Si era dunque cercata una soluzione in extremis provando, attraverso l'Agenzia delle Entrate, a correggere il codice, così da riuscire a recuperare almeno parte delle quote del cinque per mille devolute dai contribuenti. Il tentativo si è concluso tuttavia con una fumata nera. Impossibile correggere il codice fiscale «in corsa»: addio cinque per mille 2009 per l'Advar, sfumati i fondi a sostegno soprattutto dell'Hospice Casa dei Gelsi. E pensare che negli anni precedenti, proprio l'organizzazione presieduta da Anna Mancini Rizzotti aveva raccolto il maggior numero di «preferenze» da parte dei contribuenti trevigiani. «Si tratta di un grave errore che causa una grave perdita per l'Advar - precisa Viscuso - Non ci saranno comunque modifiche nel servizio garantito ai pazienti: per fortuna abbiamo delle basi solide, anche se si tratta comunque di un brutto colpo». In ogni caso i cittadini che nella dichiarazione dei redditi 2009 hanno indicato l'Advar come beneficiario del cinque per mille sappiano che i loro soldi sono andati comunque in beneficenza, dal momento che sono entrati a far parte di un grande fondo nazionale, poi redistribuito fra tutte le realtà». Contro lo studio di commercialisti trevigiani, l'Advar ha aperto una vertenza con l'obiettivo di vedersi riconosciuto un risarcimento (attraverso l'assicurazione) almeno pari a quanto raccolto nel 2008, ossia circa 130 mila euro. (ru.b.)
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