Addio liceo Veronese di Montebelluna, le ruspe distruggono lo stabile ma i prof salvano l’insegna

Sarà tenuta una piccola porzione storica, poi i lavori di ricostruzione. Le lezioni divise tra la nuova ala, l’ex Alighieri e il centro parrocchiale

Enzo Favero
Le ruspe al lavoro nella demolizione del liceo Veronese di Montebelluna (foto Cavicchi/Macca)
Le ruspe al lavoro nella demolizione del liceo Veronese di Montebelluna (foto Cavicchi/Macca)

Sono entrate in azione il 17 luglio le ruspe per demolire il vecchio edificio che ospita la sede centrale del liceo Angela Veronese, in viale della Vittoria, uno dei viali più eleganti della città di Montebelluna, fiancheggiato da edifici storici, alcuni che richiamano lo stile liberty come il cinema, altri ricostruiti secondo i più recenti canoni architettonici a cubi sovrapposti, uno ristrutturato che sta per diventare l’hotel di lusso The Castelletto.

La vecchia scuola risale agli anni Venti, inizialmente ospitava la scuola di avviamento professionale e dalla metà degli anni ’60 le magistrali, prima come sede staccata del Duca degli Abruzzi di Treviso, poi come istituto autonomo; diventando diventato successivamente il liceo di Scienze umane, Lingue straniere, Economico sociale e più recentemente anche con l’indirizzo artistico.

Dalla demolizione si salverà una piccola porzione storica, per lasciarne una traccia anche ai futuri studenti. Ci vorranno tre settimane per conclude la demolizione poi si procederà con la ricostruzione. L’intervento commissionato dalla Provincia di Treviso, che ha usufruito di un finanziamento del Pnrr. Il costo per il nuove Veronese è di circa cinque milioni in parte finanziati dal Pnrr.

Fino a quando non ci sarà il nuovo Veronese gli studenti utilizzeranno l’adiacente sede staccata dell’ex “Dante Alighieri” , alcune aule del centro parrocchiale in piazza monsignor Furlan e il blocco del primo stralcio: tre piani dotato di 15 aule, realizzato al posto del campo da basket e che tante polemiche ha suscitato per la forma e il colore che stona con gli altri edifici di viale della Vittoria.

Prima del colpo di ruspa, il preside Massimo D’Ambroso e il personale della scuola hanno preso in consegna lo stemma della scuola che campeggiava sulla facciata principale del liceo.

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