Addio all’Oleificio Medio Piave: ora è fallimento

FONTANELLE. L’Oleificio medio Piave è fallito. La parola «fine» l’ha scritta ieri il tribunale di Treviso, giudicando «inammissibile» (con diciotto pagine di motivazioni) la seconda proposta di concordato preventivo, dopo che la prima era stata bocciata dai creditori a maggio dello scorso anno. Incassato quel «no», la società di Fontanelle ha presentato una nuova proposta di concordato, alzando l’asticella e portando la proposta di pagamento ai creditori a circa il doppio. Per trovare le risorse, il gruppo ha messo sul piatto nuovi capitali e una quota aggiuntiva del terreno di proprietà di Medio Piave Marghera. Carta della disperazione che non è bastata, come conferma il commissario giudiziale, Mario Toso. Curatore fallimentare ora è stata nominata Barbara Vettor, a dicembre si terrà l’esame dello stato passivo.
A giugno del 2014 la società Medio Piave Fontanelle ha ripreso l’attività interrotta dall’Oleificio Medio Piave. La vicenda dell’Oleificio si è intrecciata con quella della Vinyls di Porto Marghera: la famiglia di Saverio dal Sasso, titolare dell’azienda di Fontanelle, ha presentato istanza di concordato preventivo al tribunale di Treviso per evitare il fallimento dovuto al «grave deficit patrimoniale», con un indebitamento nei confronti di banche e fornitori di circa 80 milioni di euro.
Fabio Poloni
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