Addio a Tartini l’avvocato sindaco

NERVESA. Si è spento ieri, all'età di 79 anni, Giulio Tartini, avvocato con studio in viale Bertolini a Montebelluna, ex sindaco di Nervesa della Battaglia e già presidente della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna, prima che diventasse Veneto Banca. Da tempo ammalato, Giulio Tartini era stato un personaggio influentissimo, non solo ai piedi del Montello.
Di Nervesa era stato sindaco per ben dodici anni, dal 1964 al 1976. Democristiano, in un paese dove la Dc aveva la maggioranza assoluta, la vita politica vedeva due politici di razza, entrambi democristiani, contendersi il controllo del comune: Giulio Tartini e Ilario Barro. Dopo il 1976, il primo aveva continuato a seguire l’impegno politico, rimanendo consigliere comunale fino al 1990. Poi, con la dissoluzione della Dc, si era impegnato nel centrosinistra, pur non rivestendo più incarichi amministrativi, assieme a quelli che erano stati un tempo i suoi avversari politici, ossia i socialisti e i comunisti, con cui però c'era stato sempre un confronto corretto. Da sindaco l’avvocato aveva lavorato per lo sviluppo industriale del paese, favorendo l'avvio di Nervesa Moda Uomo, l'azienda di Giuliano Capponi di cui era diventato stretto amico. Era stato anche consigliere della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna nella presidenza di Roberto Tomatis. Poi gli era subentrato e aveva guidato ilconsiglio di amministrazione dell'istituto di credito dal 1995 al 1997. In accoppiata con l'allora direttore Cremonesi, aveva portato avanti il progetto di alleanza col Banco San Paolo di Torino. Era il periodo delle fusioni bancarie. Ma i soci non gradivano quella che vedevano come una perdita dell'autonomia e nella tesissima assemblea del 1997 aveva vinto la cordata guidata da Flavio Trinca e Vincenzo Consoli, contraria all'alleanza col San Paolo, Giulio Tartini era rimasto fuori del consiglio di amministrazione e c'era stato il passaggio di testimone alla presidenza e alla direzione della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna diventata poi Veneto Banca. Giulio Tartini era stato anche presidente dell'associazione culturale “Le Venezie” e membro della giuria del Premio Comisso. Nella vita professionale era ormai prossimo ai 50 anni di attività forense e a dicembre avrebbe ricevuto la toga d'oro. Era anche legato al sociale, tanto da restare consulente giuridico del consultorio familiare dell'Usl 8 fin quasi alla fine, portando avanti un'impegno preso decenni prima, quando era stato attivato il servizio. La sua stessa strada era stata seguita dal figlio Francesco, avvocato nello stesso studio di viale Bertolini, ex sindaco di Nervesa dal 1998 al 2003, presidente dell'Associazione Volontariato Insieme, che così ricorda il padre: «Nonostante le cariche ricoperte, mi ha sempre ricordato l'importanza, per un uomo politico, di avere una propria professione. Per lui il suo studio legale era una garanzia di autonomia, perchè gli permetteva di non dipendere dalla politica per avere un reddito». I funerali di Giulio Tartini saranno celebrati oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale di Nervesa.
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