Addio a Da Fies: «Tragedia inaccettabile»

Folla a Soffratta per i funerali dell’impresario edile suicida nel suo capanno. Il parroco: «Ripartire nella speranza di Dio»
Di Diego Bortolotto
Guerretta Mareno Stefano Da Fies 61 anni impresario edile suicida
Guerretta Mareno Stefano Da Fies 61 anni impresario edile suicida

MARENO DI PIAVE. «Una tragedia inaccettabile». Queste sono state le parole con cui don Mario ha aperto il funerale di Stefano Da Fies. La piccola chiesa di Soffratta non è riuscita a contenere le tutte le persone che hanno voluto dare l'ultimo saluto ieri pomeriggio all'impresario suicida per crisi economica. Circa 500 quelle che si sono strette attorno alla moglie Antonietta, ai figli Sandra e Michele, alla mamma e i suoi fratelli e sorelle. Pochi erano i fiori così come per volere dei familiari, che hanno invitato a devolvere le offerte raccolte per opere di bene.

Di Stefano Da Fies rimarranno i suoi stupendi borghi, come quello realizzato proprio a fianco alla chiesa di Soffratta. Nel borgo «27 aprile 99» abitava con la sua famiglia e aveva realizzato diverse abitazioni dal sapore antico. Si occupava di recuperare caseggiati diroccati e farli tornare al vecchio splendore, utilizzando materiali da recuperi e demolizioni. «Era un artista, non un imprenditore» è stato il ricordo dei suoi cari. Da Fies è rimasto stretto da una morsa in cui da una parte veniva «pressato e minacciato» per dei pagamenti, mentre dall'altra parte non riusciva ad ottenere i crediti che avanzava. Il suo ultimo lavoro, borgo Torri sulla Lia a Tempio di Ormelle è rimasto incompleto.

Giovedì scorso, dopo non essersi presentato a un appuntamento in banca ed aver ricevuto una telefonata si è sparato alla testa nella villetta di via San Felice. In due pagine ha chiesto perdono ai suoi familiari, spiegando i motivi del gesto estremo. La vicenda ha commosso non solo l'intera comunità di Mareno, ma tutta la Marca Trevigiana. Diversi sono stati i messaggi di cordoglio anche da parte delle associazioni di categoria per un'altra vittima della crisi. Tante le persone arrivate ieri pomeriggio per il funerale. Nell'omelia del parroco non c'è stato nessun accenno a quanto avvenuto. Don Mario ha detto di ripartire dalla «speranza in Dio». Sul sito internet della parrocchia di Mareno è stato pubblicato domenica un saggio del sociologo cattolico Massimo Introvigne, intitolato: «Economia, nessuna soluzione senza la Chiesa». È un invito a riflettere. Il 3 giugno, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del beato Giovanni XXIII, il cosiddetto «Papa buono», Papa Francesco ha suggerito di riscoprire i documenti del pontefice che era stato alla guida della Chiesa negli anni '60.

Il sociologo Introvigne ripercorre alcuni passaggi dell'enciclica «Mater e magistra». In uno dei passi dell'enciclica, il Papa buono afferma che politica ed economia richiedono un «ordine morale». «L’ordine morale non si regge che in Dio: scisso da Dio si disintegra» scriveva cinquant'anni fa Papa Giovanni XXIII. Un tema che appare d'attualità nella situazione di crisi economica e sfiducia nella politica in cui si trova l'Italia.

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