Addio a Cavarzerani, presidente dell’Aci

Da presidente dell’Aci di Treviso sognava di riportare la Mille Miglia in città per rilanciare la cultura dei motori, in un mix con commercio e turismo, onorando nel contempo la memoria del padre Giovanni Battista che aveva corso la storica gara d’auto. Francesco Cavarzerani aveva fatto dell’automobilismo uno dei motori della sua vita: per 37 anni nell’Aci trevigiano, di cui gli ultimi due da presidente, appassionatissimo di auto d’epoca, aveva corso moltissimi rally, tra cui quello di Montecarlo Hisorique, al volante della sua Porsche 911 2.4T Gts color aragosta.
Cavarzerani si è spento domenica al Ca’ Foncello, aveva 75 anni e da qualche tempo aveva dovuto fare i conti con problemi di salute. Viveva in via I Maggio, a Carbonera, dove aveva sede anche il suo studio di ingegnere meccanico. Si era laureato a Padova e aveva esercitato per decenni la libera professione, alternandola alla passione per l’automobilismo nelle declinazioni dello sport e dell’associazionismo di settore. Alla sede dell’Automobile Club d’Italia in piazza Pio X, Cavarzerani era un’istituzione. Per 37 anni è stato nel consiglio direttivo con vari incarichi. Il 21 maggio 1993 era stato nominato vicepresidente: a fianco del presidente Giampiero Frescura, aveva fatto coppia fissa alla guida dell’Aci trevigiano fino alla morte di Frescura, nell’aprile del 2012.
Cavarzerani era quindi stato nominato presidente per traghettare il direttivo a nuove elezioni, a maggio dello scorso anno. Per l’ingegnere di Carbonera, il voto era stato la conferma del lunghissimo impegno nel Club. Nonostante gli acciacchi fisici negli ultimi mesi che lo avevano costretto in sedia a rotelle, Cavarzerani aveva continuato con la tenacia e la passione di sempre a guidare la sezione trevigiana che conta oltre settemila soci. A raccogliere ora la sua eredità, l’avvocato Michele Beni in qualità di vicepresidente vicario. «Una persona splendida, leale, che ha saputo dare all’Aci la sua energia, la voglia di fare, l’amore per lo sport automobilistico», è il ricordo del direttore del Club Stefano Gardano, che assicura: faremo di tutto per portare a compimento il progetto di Cavarzerani sulla Mille Miglia. «La passione per le auto era un gene di famiglia, Cavarzerani aveva partecipato a diverse manifestazioni che ho organizzato, tra cui la rievocazione storica della Coppa del Piave», racconta il consigliere Gianfranco Perali. Il direttivo dell’Aci, gli amici, i compagni delle avventure in auto si stringeranno oggi alla moglie Giuliana, ai figli Francesca e Giovanni Battista, ai fratelli Paola, Luisa e Antonio, di professione cardiologo, nell’ultimo saluto a Cavarzerani. La cerimonia è fissata per le 9.30 a Carbonera, poi la salma verrà tumulata nel cimitero di Stevenà di Caneva (Pordenone), paese d’origine della famiglia.
Rubina Bon
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