Addio a Casagrande, anima del pub Big House di Mogliano

MOGLIANO. Il grande bancone ovale in legno che aveva allestito nella storica osteria di famiglia, in via Olme, trasformandola in un pub dallo stile anglosassone è ancora lì, lui invece se n’era andato già da una decina d’anni. Si era trasferito in Spagna, ed è qui, nel suo appartamento a Siviglia, che la compagna Maria, ieri mattina, ha trovato il suo corpo disteso a terra ormai privo di vita. Inutile chiamare la polizia e i soccorsi: per Luca Casagrande il tempo si è fermato, all’età di 52 anni.. Da qualche giorno, raccontano gli amici, soffriva di alcuni dolori addominali e dopo essere stato in ospedale aveva in programma una visita. Mentre si attendono ulteriori chiarimenti sulle cause della morte (forse un infarto intestinale), a Mogliano la notizia ha destato immediatamente profondo cordoglio. Luca Casagrande per anni è stato il gestore e il volto del pub Big House. Al civico 37 di via Olme, fin dagli inizi del secolo, la sua famiglia gestiva la trattoria “Bella Venezia” (detta «da Cioeto»), negli anni ‘90 la trasformazione: con muri in pietra, lanterne, spine di ottima birra, dalla Guinness irlandese alle classiche pils. Lo storico locale ha chiuso i battenti ufficialmente il 24 novembre del 2007 con una memorabile festa alla quale partecipò anche l’allora sindaco Giovanni Azzolini, con tanto di fascia tricolore.
Da allora Luca Casagrande aveva iniziato a dedicarsi alle sue passioni, in primis la fotografia artistica contemporanea. Attivo dal 1991 ha pubblicato i propri lavori su diverse riviste e cataloghi, ha frequentato il TPW (Toscana Photographic Workshop) e si era classificato al primo posto nel 2005 al concorso Wine Photo. In Spagna, dove viveva da una decina d’anni, per qualche tempo aveva gestito un nuovo locale chiamato “El Tunel”. Oggi uno dei suoi più cari amici, Alessandro Dal Bo, volerà a Siviglia: «L’ho sentito giovedì mattina» racconta «e non stava bene, avevo in programma di trascorrere con lui il capodanno, andrò comunque per aiutare in questa fase difficile». Per Casagrande, che aveva perso il padre molti anni fa proprio il giorno di San Silvestro, quello del 31 dicembre non era mai stato un giorno di festa. Tra i suoi desideri, a quanto si apprende, quello di essere cremato.
Oggi, alle 11, si svolgeranno a Mogliano anche i funerali di Vittorio Bellato, coetaneo di Luca Casagrande, venuto a mancare il giorno della vigilia di Natale. Due amici storici, della stessa compagnia legati dallo stesso destino: morire prematuramente a 52 anni.—
Matteo Marcon
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso