«Acqua ozonizzata per i vigneti, il futuro è la sostenibilità»
VALDOBBIADENE
La risposta ai trattamenti in vigneto con fitofarmaci è l’acqua ozonizzata. Ne è convinto il gruppo di ricerca che ha lavorato a OzoPlus Grape e OzoPlus Wine, progetti paralleli per una gestione sostenibile dei patogeni sia in vigneto che in cantina. I risultati sono stati presentati in un convegno organizzato dalla Confraternita di Valdobbiadene e dalla Fondazione Valdobbiadene Spumante. Il mercato e la sensibilità del consumatore richiedono con sempre maggior forza vini sani e rispettosi dell’ambiente. Le alternative ai fitofarmaci proposte sul mercato non sempre forniscono risultati accettabili in termini di efficacia.
Una di queste alternative è l’utilizzo in vigneto dell’ozono, sotto forma di acqua ozonizzata, una molecola ad elevata attività antimicrobica ad ampio spettro, ed enviromental frendly, in quanto non produce sottoprodotti nocivi per la salute umana né per l’ambiente. L’elevata volatilità della molecola è però causa del suo limitato effetto nel tempo, per cui l’ambiente, sanitizzato dall’ozono, può essere rapidamente ricolonizzato dai funghi patogeni. Come prolungare allora l’efficacia del trattamento? «Mediante la combinazione con chitosano - ha spiegato Simone Vincenzi, docente di Enologia all’Università di Padova e referente scientifico del progetto OzoPlus Grape - Un polisaccaride naturale già noto per le sue proprietà come induttore di resistenza nelle piante. L’utilizzo di chitosano ad alto peso molecolare, che ha la capacità di formare un film sulle foglie dopo il trattamento, va inoltre a costituire una barriera meccanica contro la ricolonizzazione da parte dei funghi, con un prolungamento dell’effetto protettivo dell’ozono stesso».
«Sostenibilità e ricerca sono le direzioni verso le quali è necessario muoversi», ha ribadito il direttore del Consorzio di tutela Conegliano-Valdobbiadene Docg, DiegoTomasi, che ha seguito con interesse i lavori del convegno. Floriano Curto, presidente della Fondazione Valdobbiadene Spumante, ha evidenziato: «Andiamo verso una sostenibilità trasversale e a tutto tondo, evocata dal consumatore, dal turista e soprattutto dalle nuove generazioni, verso le quali la Confraternita è particolarmente sensibile, e a cui pensiamo fattivamente». —
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