Abusi sessuali su una ragazza disabile ai giardini di S. Andrea di Treviso

TREVISO. Scossa, in lacrime e spaesata. Per un fatto che, secondo la sua denuncia, è successo in pieno giorno e in centro a Treviso. Così s’è presentata una giovane trevigiana di 23 anni, affetta da un ritardo mentale, qualche settimana fa, negli uffici della questura di Treviso, per denunciare di essere stata costretta con la forza da un giovane kosovaro di 21 anni a subire atti sessuali pesanti, di giorno, nei giardinetti di Sant’Andrea in pieno centro a Treviso.
Sul fatto, che secondo l’immediata denuncia della vittima è avvenuto a fine novembre, stanno indagando gli uomini della questura che hanno provveduto ad avviare un’indagine per trovare riscontri alla denuncia. Sotto indagine per violenza sessuale aggravata su una giovane donna affetta da problemi psichici è finito un giovane kosovaro che, in pieno giorno, in un angolo dei giardinetti di Sant’Andrea, avrebbe preso per il collo la 23enne trevigiana costringendola a subire pesanti atti sessuali.
Le indagini sono arrivate ad un punto cruciale e riscontri al racconto dettagliato della giovane potrebbero essere stati trovati non solo da eventuali immagini del sistema di videosorveglianza attorno ai giardinetti di Sant’Andrea ma anche da eventuali perizie di parte, disposte dalla magistratura, all’indomani della denuncia.
Stando a quanto s’è appreso, la vicenda risale agli ultimi giorni di novembre. La giovane disabile era stata avvicinata da un kosovaro di 21 anni nei pressi dei giardinetti di Sant’Andrea. Dopo poche parole, l’aveva attirata in una zona un po’ più appartata dei giardini. Dopo aver tentato di baciarla al collo e alle labbra, il kosovaro, sentendosi respinto, l’ha presa prima per un braccio e poi per il collo, stingendoglielo, costringendola con la forza a subire palpeggiamenti ai seni e in altre parti intime. Solo le grida della giovane donna, l’hanno fatto desistere.
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