Abusi sessuali alla visita dal cardiologo

Il medico Alessandro Malavisi denunciato e sospeso: faceva spogliare e toccava le pazienti all’elettrocardiogramma
Di Marco Filippi

CONEGLIANO. Per l’esame dell’elettrocardiogramma le pazienti dovevano spogliarsi restando soltanto in mutande. Se poi il medico rilevava presunti problemi di circolazione, legati alle emorroidi, le sottoponeva a lunghe e fastidiose ispezioni rettali. Per queste anomale visite un cardiologo, nato a Venezia e residente a Mogliano, Alessandro Malavisi, 50 anni, che operava in un centro di medicina sportiva di Conegliano, per il rilascio della certificazione sportiva non agonistica, è stato sospeso dal servizio con l’accusa di violenza sessuale dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Treviso. L’inchiesta è iniziata alla fine della scorsa estate quando due donne si sono rivolte alla squadra mobile di Treviso e dalle indagini, come è stato reso noto durante la conferenza stampa, altre quattro pazienti hanno testimoniato di essere state fatte spogliare. Alcune di loro avrebbero anche subìto le ispezioni rettali.

Professionista insospettabile. Cardiologo, specializzato in visite medico-sportive e “medico sociale” di una squadra di calcio della Castellana, il professionista indagato per violenza sessuale è il più classico degli insospettabili, un cardiologo stimato. Sono state due donne a presentarsi negli uffici della squadra mobile e a confidarsi su quelle strane visite mediche che avevano subìto in un ambulatorio privato di medicina sportiva di Conegliano, dove si erano recate per ottenere il certificato di idoneità non agonistica. Secondo quanto hanno testimoniato le sei donne, il cardiologo, iscritto all’albo di Padova, le avrebbe sottoposte a visite quantomeno anomale. Innanzitutto, durante la visita per l’elettrocardiogramma, erano state invitate a spogliarsi, rimanendo soltanto con gli slip, per posizionare meglio gli elettrodi. In secondo luogo, alcune di loro, con la scusa di presunti ed improbabili problemi di circolazione, legati alle emorroidi, diagnosticati al momento, le pazienti sarebbero state sottoposte a lunghe e fastidiose ispezioni rettali.

Visite davanti ai mariti. Una di queste è avvenuta anche davanti ad un marito. Il fatto risale all’agosto scorso quando, dopo una visita ad un giovane calciatore della società di cui era medico sociale, il cardiologo aveva invitato a sottoporsi ad un’ispezione rettale la madre per un presunto problema alla circolazione sanguigna. La visita avvenne davanti agli occhi del marito della donna. Seppur perplessi, entrambi i coniugi non avvertirono la necessità di andare a denunciare il medico confidando nella regolarità della visita e nella buona fede del professionista. Soltanto dopo essere stati chiamati in questura e sentiti dalla polizia, i coniugi hanno deciso di sporgere denuncia.

Il parere dei colleghi. A pesare sull’inchiesta che ha portato alla denuncia per violenza sessuale del cardiologo e alla sua sospensione dal servizio sono stati i pareri di alcuni cardiologi ed esperti in proctologia che hanno sottolineato la procedura non corretta seguita dal medico nelle visite alle pazienti. I loro pareri sono stati verbalizzati dalla polizia ed hanno avuto il loro peso nella decisione del giudice di sospendere l’indagato dal servizio. «Lo scopo della conferenza stampa - spiega il capo della squadra mobile di Treviso, Enrico Biasutti - è quello di lanciare un appello attraverso i media per verificare se vi siano altre donne che si siano trovate nelle stesse situazioni delle sei pazienti che hanno sporto denuncia contro il cardiologo».

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