«Abbandoni, aggravio di un milione all’anno»
treviso. Savno esempio di “best practice” per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, eppure le criticità non mancano. Prima su tutte: il fenomeno dell’abbandono, che pesa - secondo i calcoli del presidente Giacomo De Luca - per un milione di euro all’anno nel bilancio della società. «E non mi riferisco tanto ai sacchetti di rifiuti abbandonati sulle strade, o alle distrazioni dei residenti - spiega De Luca - quanto alle abitazioni abbandonate o ai siti industriali dismessi. Casi in cui i Comuni non possono intervenire perché a corto di uomini e di risorse, e allora tocca sempre a Savno uscire con il proprio personale e mettere ordine».
De Luca ha anticipato i progetti di Savno per il prossimo futuro. Primo su tutti, un investimento di 800 mila euro sul biometano. Consisterà nel fornire ai 44 Comuni serviti dalla società un’auto alimentata a biometano ciascuno, accanto alla costruzione di due distributori a Oderzo e Pieve di Soligo (uno esiste già a Vittorio Veneto) dove i mezzi delle amministrazioni comunali potranno rifornirsi a prezzo agevolato. I distributori dovrebbero essere pronti entro la metà del 2019. «L’investimento sulle automobili ai Comuni vale una somma importante» conclude De Luca, «ma con l’aumento dell’efficienza dei mezzi si recupera tutto». Nel 2017 la raccolta differenziata nel bacino Sinistra Piave è arrivata a superare l’85 per cento del totale, valore che pone il territorio ai vertici nazionali delle buone pratiche nella gestione dei rifiuti. —
A.D.P.
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