A Vittorio Veneto una discarica sotto alla Statale: caccia agli ecovandali

Vittorio Veneto. I volontari scoprono le immondizie abbandonate in un dirupo lungo la Alemagna Tra i rifiuti pure segnaletica Anas. «Cercheremo indizi per risalire ai responsabili»

VITTORIO VENETO. Anche una discarica a cielo aperto, lungo la statale Alemagna, tra Nove e Fadalto. L’hanno scoperta i volontari mobilitati dall’associazione Val Lapisina Iniziative, nel corso della grande pulizia di domenica, da Sella Fadalto fino a Porta Cadore, quindi all’ingresso di Vittorio Veneto. 10 km a piedi, sacchetto alla mano. Al chilometro 22, là dove c’è uno slargo per la sosta, l’individuazione di una pattumiera in mezzo al bosco.

«C’è di tutto là sotto, ma è difficile raccoglierlo per la pendenza da superare e noi non siamo attrezzati, per cui abbiamo scritto alla Savno, che dispone di mezzi e di personale specializzato», informa Bruno Fasan, consigliere comunale, tra i promotori della bonifica di domenica. Il luogo dei rifiuti si trova ai piedi di una scarpata della statale a una ventina di metri di profondità. Quanto è stato gettato vi giace da anni e mai se n’erano accorti gli operatori ecologici della stessa Savno, neppure i volontari che ormai da tempo svolgono quest’operazione di pulizia due volte l’anno.

La vegetazione, piuttosto alta intorno al sito, nasconde le immondizie. «L’hanno riempito gli ecofurbi, forse di notte, smaltendo materiali per cui avrebbero dovuto pagare l’asporto», ipotizza Fasan. I suoi volontari hanno scattato una serie di foto, dalle quali compare perfino una tabella stradale dell’Anas; un atto, probabilmente, di vandalismo. La triste scoperta è avvenuta durante le pulizie di primavera lungo i cigli dell’Alemagna (operazione che viene ripetuta a fine estate).

I volontari, muniti di guanti e sacchetti, erano solo una cinquantina, perché in concomitanza c’era il raduno degli alpini della protezione civile e in zona si svolgeva pure la Marcia dei Laghetti, con 1.700 partecipanti. «Comunque, dalla sella del Fadalto a Porta Cadore», informa Fasan, «abbiamo riempito un centinaio di sacchetti, esaurendo ben 5 cassoni di camion». Fasan riferisce di aver raccolto parecchie lattine di bibite, birra in particolare, probabilmente abbandonate dai ragazzi. I volontari si sono prestati anche per smaltire rifiuti ingombranti, lavatrici e frigoriferi, aiutando in questo modo gli anziani della valle a liberarsene. Ritornando alla discarica, i volontari si sono ripromessi di raggiungere il sito per cercare qualche indirizzo da segnalare alla polizia locale, per le relative sanzioni.

«Le nostre multe sono severissime», conferma l’assessore alle finanze, Giovanni Napol, «le abbiamo addirittura aggravate per disincentivare questa pratica. A suo tempo, proprio sul Fadalto abbiamo individuato e severamente sanzionato un commerciante che quando transitava da queste parti era solito smaltire i suoi rifiuti senza colpo ferire. Ma in questa circostanza non gli è andata affatto bene».
 

Argomenti:rifiuti

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso