A Vidor sarà corsa a due Si presenta “Comune in rete”

Dopo l’annuncio della scesa  in campo della Lega, che non può più candidare sindaco Cordiali, si fanno avanti i consiglieri Da Riva e Spagnol
Guerretta Vidor problemi con aquedotto sindaco Albino Cordiali in via Veneto con autobotte acqua potabile Guerretta Vidor problemi con aquedotto sindaco Albino Cordiali in via Veneto
Guerretta Vidor problemi con aquedotto sindaco Albino Cordiali in via Veneto con autobotte acqua potabile Guerretta Vidor problemi con aquedotto sindaco Albino Cordiali in via Veneto

VIDOR. “Comune in rete” è la nuova lista civica annunciata ieri e presentata con tanto di logo, dai consiglieri di minoranza Alberto Spagnol e Beatrice Da Riva, che a maggio concorrerà alle elezioni amministrative contro la lista della Lega, cui fa capo il sindaco uscente Albino Cordiali, per il Municipio di Vidor: «Abbandonare i campanilismi per aprirsi a un territorio in cui la cooperazione e la condivisione tra enti è la chiave per il futuro», dichiarano i due coordinatori.

Saranno quindi almeno due i candidati sindaci a contendersi la guida del Municipio di piazza Zadra a Vidor, il prossimo mese di maggio.

Dopo l’annuncio della lista targata Lega di qualche settimana fa, che non potrà ricandidare l’uscente Albino Cordiali in procinto di terminare il suo secondo mandato consecutivo (l’attuale vice Mario Bailo potrebbe essere il papabile capolista di maggio), ad uscire allo scoperto nella giornata di ieri sono stati gli attuali consiglieri di minoranza Alberto Spagnol (32enne imprenditore vitivinicolo) e Beatrice Da Riva (29 anni, impiegata) che hanno annunciato la lista “Comune in rete”.

«Il nostro obiettivo è quello di guidare il paese con un gruppo dinamico, giovane, capace di portare nuove idee», annunciano Spagnol e Da Riva.

«L’intera squadra è già ben che pronta, e tra qualche settimana verrà presentata assieme al nostro programma e al candidato sindaco. Il nostro impegno sarà rivolto principalmente a instaurare dei legami forti con le amministrazioni limitrofe, in una sempre più, secondo noi, prolifica ottica di condivisione di gestione del territorio, che Unesco, indirettamente, ci ha imposto. Ci stiamo lavorando da oltre un anno e mezzo. Da buona lista civica, all’interno del nostro gruppo non ci sono tesserati con partiti, ma persone variegate, ben integrate nel nostro tessuto sociale nei diversi ambiti. Anche con la redazione del programma siamo a buon punto», concludono i coordinatori di “Comune in Rete”. «La voglia e le idee ci sono». —

R.M.

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