A Treviso vendite boom con il bonus bici:partita la corsa per avere i rimborsi

TREVISO. Quella di oggi, martedì 3 novembre, è una data che migliaia di trevigiani tengono a mente da tempo. La fortuna è che non dovranno fare le ore piccole, come si temeva inizialmente. Il click-day, per accedere ai fondi del bonus bici, è alle 9, poco dopo caffè e brioche. Basta collegarsi all’apposito portale www.buonomobilità.it.
l’incentivo
Una corsa ad accaparrarsi i 210 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente: dovessero esaurirsi, pare ce ne siano comunque altri in arrivo. L’incentivo statale – 60% dell’importo speso, tetto massimo 500 euro; valeva solo per i residenti a Treviso – ha determinato in estate l’impennata nelle vendite di bici, muscolari e a pedalata assistita. Un boom che ha trovato terreno fertile nella provincia più ciclistica d’Italia, ed ha portato alla conseguente rottamazione di molti ferri vecchi e, perché no, anche a qualche nuovo ingresso di amatori nel mercato delle due ruote. Tanti, infatti, quelli che con il beneficio del bonus hanno detto: «Perché no?» tralasciando un po’ della comodità a quattro ruote, o a motore.
l’effetto sulle aziende
Un successo che ha permesso alle aziende del settore di anestetizzare i due mesi di lockdown, garantendosi persino nuovo slancio.
La Pinarello, un’istituzione a Treviso, recente vincitrice del Giro d’Italia con il giovane inglese Tao Geoghegan Hart, ha evidenziato incrementi nelle vendite del 50% rispetto all’anno precedente. La Spezzotto di Conegliano si gode un balzo del 30-40%. E, per altri operatori, non è andata tanto diversamente. «Le bici più richieste sono state quelle da passeggio o city bike, che s’aggirano sui 300-400 euro», precisa Fausto Pinarello, presidente esecutivo dell’omonima azienda, «il boom c’è stato, il periodo estivo ha aiutato. Il 65% dei modelli venduti fra maggio e ottobre, nei negozi di Treviso e Fontane, era legato al bonus.
Incredibile il balzo, quasi esagerato, nelle bici a pedalata assistita, pezzi fra i 1.300 e 1.800 euro: quasi 20 modelli richiesti al mese. E un più 60% l’abbiamo riscontrato pure nelle bici da corsa, modello Gan, fra i 1.800 e 3.000 euro». Lo scopo del bonus è incentivare la mobilità sostenibile, alleggerendo il trasporto pubblico. Sì, quel trasporto pubblico ritenuto fra i principali diffusori del virus e perciò nelle ultime settimane finito nel banco degli imputati. «Spero che chi le ha acquistate le usi davvero, ma la sensazione è che circolino molte più bici di qualche mese fa», incalza, «il bonus deve servire a modificare la mentalità della gente. Due gocce di pioggia o la nebbia non devono obbligarci a salire in auto. Bisogna acquisire una cultura nuova».
il rimbalzo sulle vendite
L’effetto nel bonus lo percepisci già nel tono della voce di Lenio Morgantini, amministratore Spezzotto: «Il bonus è stato una manna dal cielo. Ha annullato il lockdown. Anzi, abbiamo persino migliorato rispetto all’anno scorso: più 30-40%. Le bici elettriche da passeggio, modello “trekking” della Bottecchia, hanno registrato un successo clamoroso». Poi un’annotazione: «Speriamo ci siano fondi per tutti». Stamane alle 9 scatta la corsa, probabile l’esaurimento delle risorse in poche ore.—
Mattia Toffoletto
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