A Treviso la pista ciclabile da 4 milioni di euro

Treviso. Il cantiere d’oro di Santa Bona Vecchia ha attirato imprese da tutta Italia, due mesi per scegliere. Fermi però i lavori “propedeutici” che sarebbero dovuti partire a febbraio
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO PISTA CICLABILE IN VIA S. BONA VECCHIA
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO PISTA CICLABILE IN VIA S. BONA VECCHIA

TREVISO. Due mesi dal giorno dell’apertura delle buste, e non si è ancora deciso chi eseguirà i lavori per la “messa in sicurezza di via S. Bona e limitrofe”. Va per le lunghe la gara d’appalto per uno dei cantieri più attesi e discussi avviati dall’amministrazione. Ma non solo quella visto che non sono partiti nemmeno i lavori propedeutici al cantiere, quelli che a dette del Comune avrebbero dovuto preparare l’avvio dell’intervento più grosso spostando sottoservizi e riorganizzando alcune intersezioni già dal febbraio scorso.

A giustificare la mancata partenza di questi ultimi lavori pare sia stata la decisione di non interferire troppo col traffico delle auto, cercando di concentrare tutto l’intervento nei mesi estivi. Vero è che l’appalto principale è ancora tutto in discussione, ed è quindi difficile capire quale sarà la data di avvio dell’opera, da farsi dopo le opere che ancora mancano.

I lavori della commissione vanno avanti dal 22 febbraio di quest’anno, giorno in cui sono state aperte le buste scoprendo che i concorrenti erano ben 17, per un totale di 29 aziende organizzatesi singolarmente o in raggruppamenti di imprese. Provenienza? Tutta Italia, ed altro non poteva succede trattandosi di un bando ad evidenza pubblica ma soprattutto... ricchissimo.

Se la realizzazione della sola ciclabile era stata stimata in circa 2 milioni, l’intero cantiere comprendendo anche altri interventi per la regimentazione idraulica della zona è arrivato a superare quota 4 milioni, precisamente 4.180.000, di cui 2,4 milioni soggetti a ribasso d’asta.

Hanno risposto alla chiamata, sperando nell’affare, la Brussi costruzioni di Nervesa (che a Treviso è già impegnata nella realizzazione dell’ultimo tratto della Treviso-Ostiglia) come capogruppo di una associazione di imprese; la casertana Penzi Spa con un’impresa ausiliaria; la napoletana Ro.Ma.Cols in solitaria; la Pa.e.cols. di Matera; la Biasuzzi di Ponzano; la Chisari di Capo Rizzuto in provincia di Crotone; la Castellin Costruzioni di Monselice; la Melinato impianti di Mirano con altre cinque aziende al seguito; la Scaglione di Salerno; la Cmp di Potenza; la Cogema di Caserta; la Bergamin Costruzioni di Montebelluna con la Argo; la Cosmo di Noale con la Xodo; la Cm infrastrutture di Capolongo con un’altra azienda; la Risanamento Fognature di Salgareda; la vicentina Mu.Bre; la Gecoma di Farra.

Quando partiranno i lavori? Quelli principali di certo non prima di giugno visto che alla nomina dell’azienda vincitrice, al netto di ricorsi, dovrà seguire l’analisi della documentazione da parte dell’antimafia.

 

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