A Treviso la famiglia Benetton si compra l’ex cittadella finanziaria di via Canova

Il sindaco Conte: "tale operazione rappresenta una grande opportunità di crescita per l’intera città di Treviso, oltreché il risanamento di un vuoto urbanistico particolarmente rilevante". Edizione Property ha comprato il compendio con i chiostri

TREVISO. Edizione Property, la società immobiliare della famiglia Benetton, ha acquistato il complesso che fino a pochi anni fa era occupato dagli uffici dell’Intendenza di Finanza.

Si tratta di circa 11 mila metri quadrati con antichi chiostri che si affacciano su via Canova, e che si trovano a ridosso dell’ex tribunale di piazza Duomo e delle ex carceri asburgiche, due stabili già entrati in possesso di Edizione Holding, che nel primo ha portato la sua sede operativa; mentre il secondo blocco, le ex carceri, è diventato sede espositiva e galleria d’arte che accoglie le opere della collezione Imago Mundi di Luciano Benetton.

E dei Benetton sono, sempre in piazza Duomo, la palazzina che ospitava il giudice di pace e, dietro l’ex tribunale, l’ex sede della polizia municipale.

Insomma, un intero quadrante del centro storico che fa perno su piazza Duomo è oggi in mano alla famiglia Benetton. L’ultimo tassello è appunto l’ex Intendenza di Finanza, un’operazione che pare sia costata poco più di una decina di milioni di euro, e che in futuro potrebbe diventare, almeno in parte, un altro luogo per la valorizzazione culturale della città come appunto le vicine ex carceri e, in via San Nicolò, il bellissimo recupero della ex chiesa di San Teonisto. Recuperi importanti grazie alle soluzioni dell’architetto Tobia Scarpa e dell’architetto Gianfranco Trabucco.

Si chiude così una trattativa tanto delicata quanto lunga: la scorsa primavera lo stesso Luciano Benetton aveva fatto un sopralluogo nel quadrante che ospitava Intendenza di Finanza, uffici del ministero dell’Economia ma anche l’ex sede della Guardia di Finanza, che guarda via Riccati, altra parte del compendio. E già allora pare fosse stato firmato da Edizione Property un preliminare per entrare in possesso dell’area alle spalle dell’ex tribunale, che versa nel degrado ormai da anni, in attesa di una riqualificazione. Tre anni fa, senza successo, gli ultimi proprietari misero il compendio sul mercato per 21 milioni di euro. Prima ancora il compendio faceva capo al fondo Est Capital, entrato nel 2011 in liquidazione.

Circa dodici anni fa, l’intera area venne acquisita per essere trasformata in zona residenziale di lusso, compresa la caserma Sile, ex sede delle Fiamme Gialle, e appunto gli ex uffici del ministero affacciati su via Canova.

Fondazione Cassamarca, ex proprietaria del tribunale, era pronta a sborsare una ventina di milioni, ma non se ne fece nulla. Nel fondo Est Capital aveva investito, prima del tracollo, anche Veneto Banca. Insomma, tanti grossi pretendenti, ma alla fine Edizione Holding - la holding finanziaria controllata dalla famiglia Benetton - ha avuto la meglio e poche settimane fa Edizione Property ha portato a segno il colpo.

«Nessun commento», è la risposta della società immobiliare della famiglia Benetton. Che sta a significare: nessuna smentita, l’affare è stato fatto. Ma solo in seconda battuta si valuterà il da farsi, dato che il complesso ha bisogno di un costosissimo restauro. Ma intanto Benetton ha in mano un intero quartiere racchiuso tra via Canova, via Riccati e Piazza Duomo, ora arricchito anche di chiostri, alberature, corsi d’acqua con il canale della Roggia.

Luciano Benetton, già ai tempi dell’amministrazione Manildo, aveva fatto intendere di essere interessato all’operazione, e di recente deve averne parlato anche con il sindaco Conte, la cui giunta dovrà ora approvare la variante urbanistica. E il sindaco Conte ha commentato positivamente l'affare appena andato in porto: "Tale operazione rappresenterebbe una grande opportunità di crescita per l’intera città di Treviso, oltreché il risanamento di un vuoto urbanistico particolarmente rilevante. La zona attende da anni una profonda riqualificazione che – ne siamo certi – con la famiglia Benetton sarebbe garantita".

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