A Treviso il sindacato regala un fiore alle donne al lavoro

VITTORIO VENETO. “Vivere in pace. Lavorare in sicurezza oggi, 100 anni dopo la Grande Guerra”. Primo Maggio di Cgil, Cisl e Uil a Vittorio Veneto.
Primo Maggio a Vittorio Veneto per Cgil, Cisl e Uil territoriali. Alle 10 in piazza Minucci è andata in scena la manifestazione per una Festa dei lavoratori dedicata alla sicurezza sul lavoro e al centenario della Grande Guerra. Sul “Vivere in pace. Lavorare in sicurezza oggi, 100 anni dopo la Grande Guerra” è focalizzata la Festa dei Lavoratori, organizzata dalle OO.SS. nella cittadina dove, di fatto, terminò la Prima Guerra Mondiale con la vittoria dell'esercito italiano su quello austro-ungarico nell'ottobre del 1918.

A Treviso invece i sindacati hanno voluto porgere un omaggio alle donne che hanno lavorato il primo maggio: un fiore dedicato a loro, per non dimenticare il loro impegno durante la festività.
A Vittorio Veneto invece la manifestazione per dire basta ai morti sul lavoro: “Un luogo altamente simbolico e significativo - affermano Giacomo Vendrame, segretario generale Cgil Treviso, Cinzia Bonan, segretario generale Cisl Belluno Treviso e la segreteria Uil Treviso Belluno - dove fu combattuta la sanguinosa battaglia che riportò la libertà, la pace e la sicurezza nel nostro Paese. Proprio da qui intendiamo segnare un’ulteriore tappa del lungo ma indispensabile cammino per accrescere la sicurezza nei luoghi di lavoro, tema a cui è dedicata la Festa dei Lavoratori di quest’anno e sul quale le organizzazioni sindacali trevigiane stanno conducendo una battaglia di rivendicazione e sensibilizzazione, e un’azione di presidio con le istituzioni e sui luoghi di lavoro”.
La manifestazione infatti si colloca nell’insieme di iniziative messe in campo dalle organizzazioni sindacali nel 2018 per far fronte alla recrudescenza degli incidenti mortali sul lavoro verificatasi negli ultimi mesi. Dal presidio dello scorso marzo davanti alla Prefettura alla collaborazione con il prefetto di Treviso per l’avvio di un tavolo provinciale sulla sicurezza, fino agli incontri con i responsabili di Ulss e Spisal per chiedere il potenziamento dei controlli e delle verifiche da parte degli organi preposti.
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