A Ponzano apre la fabbrica delle farfalle

Due giovani ricercatori s’inventano allevatori di cavolaie e macaoni per cerimonie. Richieste da tutt’Italia e il business vola
Di Rubina Bon

PONZANO. Poteva restare un crisalide, intrappolato nella burocrazia e nelle difficoltà di un progetto nato da zero per dare forma all’idea e alla passione di due giovani biologi. “Smart Bugs” invece ha preso il volo, proprio come le farfalle che vengono allevate da Pier Paolo Poli ed Emanuele Rigato, 30 anni il primo, quasi 27 il secondo, i ricercatori trevigiani ideatori di un'impresa pressoché unica in Italia. Sono loro alla guida della “Insect Farm”, letteralmente “azienda agricola degli insetti”, che ha sede a Ponzano, in un interrato preso in affitto dai due biologi. Qui, in ambienti dove sono necessarie penombra e temperatura costante, c'è la “fabbrica delle farfalle”. Le cavolaie maggiori (Pieris brassicae), che un tempo (e ora più raramente) coloravano di bianco le nostre campagne, sono il core business dell'impresa. «È servito un anno e mezzo di lavoro per riuscire ad avviare l’azienda agricola, ottimizzare l'allevamento dei bruchi e studiare il mangime», spiegano Poli e Rigato, «Da un anno possiamo dire di essere operativi». I due biologi snocciolano con orgoglio i risultati ottenuti: duecento forniture di farfalle, alcune migliaia di “ButterflyKit” per allevare le cavolaie maggiori in casa. Sono questi i due filoni principali di “Smart Bugs”, l'azienda di Poli e Rigato avviata ad aprile 2014 grazie anche ai fondi del Piano di sviluppo rurale della Regione. Da qualche mese, oltre ai due soci, è stato assunto un dipendente per garantire l'alternanza nella gestione quotidiana (domeniche e feste comprese) dell'allevamento. Le richieste delle farfalle “made in Ponzano” sono arrivate da ogni parte d'Italia e anche dall'estero. Spesso gli acquirenti sono coppie di sposi che, importando una tradizione molto diffusa negli States, vogliono suggellare l’uscita dalla chiesa o dal municipio con un leggiadro (e fotografatissimo) volo di farfalle. Anche una coppia vip che ha detto “sì” quest'estate in Sardegna - impossibile scucire a Poli e Rigato l'identità dei due sposi, c'è la privacy da proteggere - ha voluto le farfalle nate nei laboratori di Ponzano. Ma le scatole refrigerate (le cavolaie devono viaggiare a 15 gradi, come fosse notte, e devono essere riportate a temperatura ambiente prima di essere liberate) sono state spedite da nord a sud e pure oltreconfine, in Grecia, Slovenia, Svizzera e Germania, quali cornici per gli eventi più vari, non solo gioiosi. «Ce le hanno richieste anche per i funerali», spiegano i due biologi. I costi? Cento euro circa per una fornitura di 25-30 cavolaie e l'effetto nuvola è assicurato. La piattaforma di vendita di “Smart Bugs” è esclusivamente on line. Sullo shop del sito (smart-bugs.com) è possibile acquistare per 18,99 euro il “ButterflyKit”. «Chi ha mai potuto vedere in natura la trasformazione del bruco che diventa farfalla? Con il kit l'abbiamo resa un’esperienza possibile per tutti», chiariscono i due biologi sottolineando come però non si tratta di un gioco e che quindi serve tutta l'accortezza del caso. I kit sono richiesti soprattutto da scuole e famiglie, ma c'è anche chi ha fatto un ordine per donarli come bomboniere. Nel “ButterflyKit” - evoluzione del “MacaKit” per l'allevamento della farfalla macaone (Papilio machaon), sempre inventato dai due trevigiani - c'è tutto il necessario per rendere possibile il miracolo della natura sotto i propri occhi: cinque bruchi, alcune scatoline trasparenti e altri piccoli attrezzi da utilizzare nei vari stadi, il mangime in polvere da cuocere in microonde, oltre alle istruzioni. In un paio di settimane, da primavera a ottobre, i bruchi diventano crisalidi e poi farfalle pronte per essere liberate senza inquinare l'ambiente essendo una specie autoctona e anzi, oramai piuttosto rara. «Il nostro obiettivo è sensibilizzare le persone sui temi ambientali e in particolare sulla conservazione della specie», aggiungono Poli e Rigato, «La liberazione delle farfalle negli eventi crea un'emozione improvvisa. Il kit, invece, permette di fare esperienza di qualcosa che altrimenti è pressoché invisibile». Il nuovo fronte dei due giovani biologi guarda al baco da seta e alla rinascita della filiera un tempo florida anche nella Marca. Non solo: Poli e Rigato collaborano con le università nell'allevamento di particolari specie di insetti per la ricerca. Ma il primo amore, quello per le farfalle, resta nel cuore. Da qualche tempo i due biologi hanno ricominciato con l'allevamento del macaone e stanno sperimentando la crescita di altre specie. In fondo, tutto nasce da una passione, e Poli e Rigato non lo dimenticano: «Lo abbiamo visto e rivisto, ma quando la farfalla esce dalla crisalide e spicca il volo, l'emozione è quella della prima volta».

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