A Nove il set di MasterChef

VITTORIO VENETO. Cancellata l’Isola dei Famosi e in declino il Grande Fratello, il reality show più “cool” da un paio d’anni è MasterChef. L’edizione italiana, trasmessa da Sky Cielo, nella prima edizione ha dato fama al vincitore Spyros Theodoridis, e larga popolarità ai cuochi giudici Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich (giudice anche nella versione Usa). Dopo la vittoria di Tiziana Stefanelli, l’avvocato ai fornelli, nella seconda edizione, si sta preparando la terza stagione e uno dei set prescelti è la centrale Enel di Nove, a Vittorio Veneto, che ha ospitato due giorni giudici e troupe televisiva. Il tutto senza darne pubblicità, per evitare l’assedio di fan e appassionati del talent culinario più famoso al mondo. Ma la straordinaria presenza di volti televisivi così noti non è passata del tutto inosservata. Il set è stato allestito fin da giovedì, ma solo ieri i profumi di piatti da maestri si sono diffusi nell’aria, lasciando capire che qualcosa di “gustoso” stava avvenendo nella storica centrale Enel, in cui si sono messi alla prova gli aspiranti chef, sottoposti al severo giudizio di Carlo Cracco, fuoriclasse della cucina italiana, Bruno Barbieri “stellatissimo” Michelin e Joe Bastianich, guru della ristorazione italiana nel mondo. I concorrenti (selezionati tra migliaia di aspiranti) sarebbero stati divisi in tre team. Nei giardini dell’impianto hanno preparato una serie di manicaretti “take away” tipici della cucina asiatica, mediterranea e tex-mex, poi valutati da alcuni giudici fuori dal comune, ovvero gli stessi fortunati tecnici della centrale Enel che, abbandonati cacciaviti e tester, si sono cimentati con coltello e forchetta. Una volta tanto si sono trovati nella certamente invidiata posizione di poter apprezzare profumi e gusti di pietanze non frequenti nella cucina di tutti i giorni. Una giuria vestita con le tute blu-arancio davvero inconsueta, che pare non si sia sottratta al difficile compito.