A Nervesa l’Osteria ai Pioppi riparte senza il suo luna Park

NERVESA. “I Pioppi” aprono ma rinunciano ai giochi. Domenica 14 giugno il noto locale sulla Panoramica, a Nervesa, riaprirà i battenti ma solo come ristorate, mentre resta chiuso il paco giochi “analogico” che ha reso il locale noto a livello intenzionale.
«Prima di aprire l’accesso alle giostre vogliamo aspettare che ci siano regole meno severe per la prevenzione dei contagi da Covid19», spiega Francesco Ferrin che cura la comunicazione per il locale fondato da suo nonno Bruno – che è ancora l’anima del posto – il 15 giugno 1969.
«Già anni fa avevamo messo dei sorveglianti per le giostre, ma far rispettare queste regole a centinaia di persone in coda per una quarantina di giostre è impossibile. Non possiamo mettere un addetto per ogni attrazione a far rispettare il distanziamento sociale e l’obbligo della mascherina», prosegue Ferrin.
Di qui la decisione sofferta di riaprire solo il ristorante, ma non il Luna Park gratuito divenuto uno dei simboli del Montello e una delle massime attrazioni turistiche della zona. Chi vorrà venire a godersi il bosco all’ombra dei Pioppi dovrà inoltre rispettare le norme di sicurezza di tutti i locali.
«Anche se si mangia sotto le nostre tettoie è necessario essere muniti di mascherina e bisogna igienizzare le mani, oltre che rispettare il distanziamento sociale per cui consigliamo la prenotazione (info e prenotazioni telefoniche allo 0422773303 messaggi WhatsApp al 366867608 e attraverso il sito internet aipioppi.com)», conclude Francesco Ferrin.
La storia dell’Osteria ai Pioppi (questo è il suo nome ufficiale) e delle sue attrazioni è molto interessante. Mezzo secolo fa Bruno Ferrin costruì una baracca in lamiera sul Montello per vendere vino, braciole e salsicce. Servivano però dei ganci per appendere gli insaccati. Il fabbro del paese, essendo molto occupato rifiutò di fare il lavoro e propose a Bruno di fabbricarseli da solo. Il ristoratore scoprì così il piacere di lavorare il ferro e, poco alla volta, il parco giochi dei Pioppi prese vita arrivando pian piano a più di quaranta giostre funzionanti senza elettricità.
L’Osteria ai Pioppi diverte da mezzo secolo generazioni di turisti, ma è anche un fenomeno culturale: nel 2012 un video di Fabrica, istituzione culturale della famiglia Benetton, ha fatto conoscere il parco al di là dei confini regionali e ha attirato l’attenzione dei media.
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