A Monigo acqua gialla dai rubinetti

Acqua gialla dai rubinetti, tutta colpa del maltempo. Da giovedì notte acqua vietata in alcune abitazioni di Monigo e nelle scuole elementari e materna del quartiere, a causa del black out di una pompa dell’acquedotto. Ieri sera la situazione è tornata alla normalità. «Siamo intervenuti prontamente - spiega il presidente di Ats Marco Fighera - abbiamo vietato l’uso alimentare dell’acqua per precauzione. Ma non c’è alcun pericolo».
Ma tra i residenti è montata la protesta, “nessuno ci ha avvisati”. Oltre agli alberi abbattuti, il maltempo di giovedì ha messo in crisi dunque anche la rete dell’acquedotto. Alle 3.30 di notte è stato scoperto il problema. La pompa che approvvigiona il quartiere di Monigo è andata in blocco. Per l’alto trevigiano servizi si è trattato di un incidente dovuto agli sbalzi della corrente elettrica. L’azienda ha provveduto a far riprendere l’approvvigionamento dell’acqua utilizzando un’altra pompa collegata alla rete idrica. Tutto a posto quindi? Per nulla. Perché lo sbalzo di pressione ha fatto sì che l’acqua si riempisse di ossido di ferro, dai rubinetti delle abitazioni usciva un liquido marroncino. «È un problema che si presenta con le tubature di ferro», spiega Fighera. «Con gli sbalzi di pressione, l’ossido di ferro si stacca e finisce nell’acqua. Comunque basta spurgare un po’ le tubature perché l’acqua torni critallina».
Sul posto si sono recati gli operai dell’Alto trevigiano servizi che hanno provveduto a controllare la pompa e a ripulire le tubature. Un intervento certo non molto agevole, vista l’ora e il vento che spazzava la zona. Gli operai hanno lavorato fino al primo pomeriggio di ieri sulla pompa di Monigo. Un centinaio le famiglie che hanno subito disagi. Nello specifico sono state interessate le vie Sant’Elena Imperatrice, Strada La Bassa, Strada di Castagnole e via Poiana, incluse le vie interne). In mattinata la scuola elementare e la materna sono stata avvisate da Ats di non utilizzare l’acqua che usciva dai rubinetti. E la stessa azienda ha provveduto poco dopo l’inizio delle lezioni, a portare nelle scuole delle taniche d’acqua. Ma per i residenti nessuna comunicazione specifica, nonostante i centralini dell’azienda fossero bollenti già in mattinata. «Nessuno ci ha avvisato, l’informazione è stata demandata a qualche mamma di buona volontà che è andata sul sito dell’Ats, e ha trovato l’avviso, inoltrandolo ad altre mamme su whatsapp», lamentano. Solo nel primo pomeriggio sono stati affissi alcuni cartelli nelle vie interessate dal problema, con cui Ats ha invitato i residenti “a non utilizzare l’acqua potabile per scopi alimentari”. I residenti hanno dovuto arrangiarsi in qualche modo. Qualcuno era già rifornito di acqua in bottiglia, utilizzata anche per lavarsi i denti o in cucina, altri sono andati al supermercato a comprarla. In serata l’acqua è tornata cristallina.
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