A Maserada festa in casa con oltre 40 persone: scattano sanzioni fino a 400 euro

Scoperta in centro a Maserada dalle forze dell’ordine intervenute dopo la segnalazione dei vicini

MASERADA. Una festa privata non autorizzata in un’abitazione con decine di persone all’interno. È quanto hanno scoperto le forze dell’ordine, alcuni giorni fa in un’abitazione nella zona di via Roma a Maserada.

Il blitz è scattato di sera, dopo che al centralino delle forze dell’ordine è arrivata la telefonata di residenti della zona che segnalavano la presenza di un assembramento sospetto in un’area privata del centro del paese. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno sorpreso bene 42 persone, tutti giovani, intenti a festeggiare al ritmo di musica e balli. Tutti sono stati identificati, ad uno ad uno, e nei loro confronti sono già state avviate le pratiche per le sanzioni amministrative. Sanzioni che vanno da 280 a 400 euro come prevede chi viola il decreto del consiglio presidente del consiglio che vieta assembramenti e feste private per evitare la propagazione dell’epidemia da Covid.

Nella Marca polizia e carabinieri hanno intensificato i controlli notturni proprio per evitare che qualche furbetto organizzi feste private in locali pubblici o abitazioni private proibite proprio perché creano assembramenti in cui il coronavirus potrebbe propagarsi. In un momento in cui i dati dell’epidemia sembrano premiare gli sforzi e le restrizioni disposte dal governo di Roma e regionale, le sanzioni a chi sgarra si fanno sempre più severe.

Otto giorni fa, domenica 22 novembre, un gruppo di 200 cittadini originari della Nigeria sono stati sorpresi mentre pranzavano in un capannone privato della zona industriale-artigianale di Quinto, in via Mattei, non distante dal Cerd e dal magazzino comunale e normalmente punto di riferimento della comunità nigeriana locale.

I cittadini erano lì dalla mattina e, all'ora di pranzo, hanno iniziato a banchettare. Pare che le norme anti-Covid fossero in buona parte rispettate: tutti i presenti, sia uomini che donne e bambini, stando ai primi approfondimenti le mascherine le avevano. E correttamente indossate. Ma al momento dell'arrivo dei carabinieri della compagnia di Treviso, pare fosse venuto meno il distanziamento tra alcuni degli astanti seduti a tavola per il pranzo, quando la mascherina è ovviamente abbassata. Ai due promotori è stata immediatamente comminata una sanzione amministrativa.

Non sono tuttavia esclusi altri provvedimenti in seguito ad approfondimenti ancora in corso. Una situazione simile, nelle scorse settimane, si era verificata a Napoli: una festa tra 200 connazionali portò infatti al ferimento di 8 poliziotti, a tre arresti e varie denunce all'autorità giudiziaria. Ma, per restare nelle vicinanze, anche le feste e i pranzi danzanti nei discobar della provincia, come a Ponte della Priula, hanno richiamato nei giorni scorsi le segnalazioni di cittadini ai sindaci.—

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