A fuoco il cuscino “scaldotto” Donna si ustiona e denuncia

MOGLIANO. Ustioni di primo grado al braccio e su un fianco per un malfuzionamento del cuscino elettrico scalda mani: donna moglianese chiede risarcimento e querela la ditta importatrice, Gioia Home Srls con sede a Nola.
Il fattaccio è avvenuto il 15 febbraio scorso alle 9 di sera, ora l’iniziativa giudiziaria viene resa nota dai suoi legali, lo Studio 3A-Valoreche si occupa di risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. La donna, una quarantanovenne di Mogliano, aveva acquistato il prodotto nel periodo natalizio in un negozio di Mestre. «La signora» spiega in una nota lo studio 3A «ha inserito per pochi minuti la spina nella presa di corrente e, una volta distaccatala, ha azionato l'interruttore termico interno e il sensore di sicurezza anti-surriscaldamento, come da indicazioni. A quel punto, ha iniziato a utilizzare il cuscino elettrico ma pochi istanti dopo ha avvertito un improvviso e lancinante dolore in corrispondenza del fianco: l’oggetto era letteralmente esploso e il liquido che conteneva le era finito addosso procurandole lesioni serie». La quarantanovenne, dopo le immediate cure in pronto soccorso, si è sottoposta a un lungo ciclo di medicazioni e ha riportato anche un danno estetico causato dalle diverse cicatrici nelle parti del corpo interessate.
«È l’ennesimo caso del genere» fanno sapere dallo studio 3A «il cuscino elettrico riscaldante è di produzione (in buona parte) cinese ma assemblato e messo in commercio da un’azienda del napoletano. Gran parte delle sue componenti sono “made in China”, ma dall’etichetta come produttore e importatore risulta la Gioia Home Srls, di Nola».
Oltre all’azione risarcitoria si segnala anche quella penale nei confronti dell’azienda napoletana indirizzata alla Procura di Venezia, per la sicurezza dei consumatori: il prodotto “incriminato”, infatti, a una più attenta analisi, segnalano i legali di parte, parrebbe contrassegnato da una marchiatura “CE” non conforme, un’indicazione parzialmente equivoca indicativa della locuzione “China Export”. —
Matteo Marcon
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








