A Conegliano nasce «Piccolo», l’orto da balcone

CONEGLIANO. In bilico sul balcone di casa o sospese all'ultimo piano di un grattacielo, le primizie di stagione fioriscono dove meno te l'aspetti. L'orto contemporaneo cresce in vaso, conquista le metropoli ma affonda le sue radici nel passato. Tutto merito di “Piccolo”, un progetto ideato a Conegliano nel 2012 che porta la firma di due giovani, Soira Bazzo e Filippo Santarossa.
Classe 1981, ex studenti di Lingue orientali e filosofia con la passione per il pollice verde. Lei prima faceva l'assistente di volo e oggi vende semi per farsi l'orto in casa, mentre lui si occupa di sperimentare le colture. A loro - sede legale in via del Lavoro 4 in zona industriale - va il merito di aver riscoperto e prontamente reintrodotto in commercio alcune specie di “heirloom seeds”, pregiate varietà orticole custodite in vecchi cataloghi sementieri.

«“Piccolo” nasce da un’esperienza di vita –racconta Bazzo – avevo due terrazzi spogli e mi venne l’idea di realizzare un piccolo orto. Ho iniziato ad informarmi sulle piante più adatte per la crescita in piccoli spazi e ho scoperto che in commercio non c’erano». La curiosità sposò l'ingegno, da qui l'intuizione di recuperare delle varietà orticole in via di estinzione. Dopo un periodo di studio alla Heritage Seed Library in Inghilterra, che si occupa di preservare il patrimonio genetico botanico, e la partecipazione all'Urban Green Train del programma Erasmus sull'agricoltura urbana, Soira e Filippo esordiscono con “Piccolo”.
L'iniziativa raccoglie una rete di pochi appassionati coltivatori ma via via cresce fino all’apertura dell’e-commerce con un portfolio di clienti internazionale. L'ultima frontiera dell'agricoltura è stata quindi declinata in 24 varietà di preziosi semi “da appartamento". Piante nane, compatte, adatte a dare il meglio di sé sul davanzale, incuranti del poco spazio disponibile. Pronte per la semina le 24 specie vegetali vengono vendute in colorate "bustine" che sono a tutti gli effetti oggetti di design pensati come dei “Libri in miniatura”. Confezioni di semi tascabili che preparano a un'esperienza culturale, dal vaso alla tavola. Ricerca e cultura sono due parole chiave per raccontare la storia di “Piccolo”, evidenziano i creatori, un progetto umanistico che guarda all’orto in una nuova dimensione.

Ecco che coltivare diventa un viaggio da vivere e da raccontare. La soddisfazione del frutto raccolto si abbina al piacere di aver vissuto un'esperienza a contatto con la natura. Insieme alle sementi nei libri-bustina sono raccolte tutte le informazioni e i consigli utili per la coltivazione: dal periodo migliore per il raccolto, alle tempistiche di crescita, luce e acqua necessari. Ma anche storia e curiosità sulla pianta, proprietà officinali, suggerimenti per originali ricette e cocktail.
Da dove cominciare? C'è l'imbarazzo della scelta. Frutti, erbe aromatiche, fiori edibili, tutti pronti ad abitare la casa. Si va dal classico basilico genovese a carote, cetrioli, pomodori, melanzane, peperoncini, fragole tutti rigorosamente di qualità “mignon”, ma anche assolute rarità come la leggendaria varietà di basilico americano “Mrs. Burns’ Lemon” coltivato negli anni '20 dalla signora Clifton che nel giro di pochi anni conquistò chef e giardinieri con il suo inconfondibile sapore di limone. Non passa inosservato il peperone Jimmy Nardello: nel 1887, Giuseppe Nardello se ne mise in tasca alcuni semi prima di sbarcare nel nuovo mondo, ignaro che l'ortaggio che tanto gli ricordava le sue origini sarebbe diventato una star a tavola.
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