A Castelfranco comizio anti-Salvini a messa: il ministro attacca don Claudio

Domenica l’omelia polemica e la protesta di un leghista che se n’è andato. Ieri l’affondo del vicepremier via Twitter: «Non ho parole, gli mando il mio Ddl»

CASTELFRANCO. Don Claudio Miglioranza durante l’omelia attacca il ministro degli Interni, Matteo Salvini, e dalla platea l’imprenditore Giorgio Vigni si alza e se ne va per protesta. È successo durante la messa domenicale delle 11.30 quando il “prete operaio” ha calato «il Vangelo nella realtà» – dice ora – per «suscitare nella comunità cristiana alcuni interrogativi sui nostri tempi».

Botta e risposta. In poche ore è diventato un caso mediatico nazionale, come quando attaccò Marchionne della Fiat nel 2011. Ieri Matteo Salvini ha promesso in un tweet che manderà una copia del disegno di legge “Sicurezza” al prete castellano: «Non ho parole, un comizio durante la Messa? Manderò a questo prete il testo della #LeggeSalvini perché capisca che è un passo in avanti nel nome del rispetto, delle regole, della sicurezza, della vera integrazione. Amen». Dalla parrocchia di Borgo Pieve, intanto, Don Claudio Miglioranza è sereno: «Il Vangelo di domenica parlava di Giovanni Battista, convertitevi che il Regno è vicino, ho chiesto solamente alla mia comunità se secondo loro l’odio e la paura hanno a che vedere con il Regno di Cristo. Poi, spetta a ciascuno di noi immedesimarsi da una parte o dall’altra; il regno degli uomini non è il Regno di Cristo».

Dall’altra parte, invece, stando a quanto denuncia Giorgio Vigni, vicepresidente di Life Treviso, il prete don Claudio Miglioranza nella sua omelia avrebbe accusato il ministro di fomentare l’odio e il razzismo. Questo lo “j’accuse” dell’imprenditore: «Credevo che la vecchiaia vaccinasse dall’astio ideologico e portasse saggezza, ma il prete durante l’omelia mi parla del ministro dell’Interno che fomenta l’odio e il razzismo. La chiesa mi è sembrata una casa del popolo. Alla fine del comizio, non certo omelia, sono rientrato. Sentiamo tutta la settimana parlare di politica, il povero cristiano non può scendere dal treno dell’immondizia neanche un’oretta la domenica. Il sacerdote dal pulpito parla di fomentatori d’odio ma lui cosa sta facendo? Visto il luogo e l’occasione qualcosa non torna».

Guerra ideologica. Don Claudio Miglioranza non vede l’ora di ricevere il ddl Sicurezza di Salvini: «Per leggerlo e condividerlo con quanti vogliano approfondirlo direttamente». Però, lui che immigrato lo è stato veramente nel 1970 in Argentina e avendo votato tutta la sua vita alla povera gente, non si esime dall’ammettere di voler continuare per la sua strada. «Salvini ha sbandierato il Vangelo in piazza dichiarandosi cattolico», conclude Don Claudio, «deve sapere che si può essere cattolici ma completamente estranei al messaggio evangelico». A Don Claudio piace sempre ricordare Matteo 25, 43, «ero straniero e mi avete accolto», e anche ora la prende da buon cristiano: «Conosco Vigni, è un amico. Ci salutiamo e continueremo a farlo». 




 

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