Treviso Basket, il presidente Vazzoler: "I rinnovi di Alviti e Uglietti? Nessuna risposta"
La De' Longhi alle prese con diverse grane: già partiti Nikolic, Almeida, Tessitori, Fotu e Parks. Gracis e Menetti cercano le soluzioni per sistemare il roster

Basket Pistoia Treviso 26 01 2020
TREVISO. Nikolic play, Almeida e Parks esterni, Fotu e Tessitori lunghi: il quintetto quasi titolare di Treviso Basket è già un ricordo. E pare che possa partire anche qualcuno della panchina.
Presidente Paolo Vazzoler, è preoccupato?
«No. Dovessimo tenere tutti come ricordo saremmo già ad una sessantina. Impossibile accontentare tutti. La situazione economica ci impone di essere seri, non abbiamo nessuno che possa coprirci eventuali buchi, per cui il budget deve avere una certa razionalità. E poi non esistono più bandiere, il senso di appartenenza lo ha tolto la Bosman: i giocatori vanno dove meglio vedono soddisfatte le loro aspettative. Se poi a chi è sotto contratto fai un’offerta prestigiosa per rinnovarlo, che lui non prende al balzo, allora è meglio non dica che deve ancora parlare con la società. Siamo noi che aspettiamo una risposta da lui».
Di chi sta parlando?
«Ad Alviti (pare ci siano sirene triestine, ndr) abbiamo fatto una proposta che se io fossi un ragazzo di 23 anni, che prima di venire qui giocava con una squadra di A2 in zona retrocessione, accetterei a occhi chiusi. Può fare ciò che vuole, ma non mi va che giochi a nascondino. Anche ad Uglietti (qui ipotesi lusinghe da Torino, ndr) abbiamo avanzato una proposta ma per ora nessuna risposta. Se invece qualcuno ha le qualità per giocare in Coppa (Fotu e Tessitori, ndr) vada pure, siamo felici per lui: nella vita e nello sport crescere è assolutamente legittimo. Però sottolineo che TvB è società seria che paga sempre tutti con puntualità».
Logan è sotto contratto, ma vuole restare?
«Offerta anche a lui, chiaramente adeguata al nuovo scenario: vediamo se troviamo un punto d’incontro».
In passato si puntava sulla continuità, ora avrete da fare una specie di rivoluzione.
«Un anno fa confermare tutti i 6 italiani era un lusso, un premio-promozione, poi serve fare le nostre considerazioni: oggi con un 30% di budget in meno o le controparti sono ragionevoli o ci si saluta».
Quindi non siete eccessivamente preoccupati.
«Niente affatto, siamo a inizio giugno: Gracis e Menetti stanno vedendo un sacco di giocatori. Sono più preoccupato per come qualche stakeholder del basket stia percependo la società in cui viviamo: se crede che niente sia cambiato ha visto un altro film. Poi è vero che qualche club sta facendo investimenti massicci, ma altri non sanno nemmeno dove giocheranno: una volta la classifica era quella, oggi non è detto. Treviso non ha problemi di iscrizione e questo, se permettete, è segno di serietà e di realismo. E’ un mercato strano. Treviso Basket dovrà mettere in campo con un 5+5 dieci tesserati: tranquilli, lo faremo».
In settimana si riparte.
«Il problema è che arriviamo da una stagione terminata a febbraio, poi poco o nulla: finora hanno fatto mantenimento organico, come mettere in moto l'auto stando in garage. Quando inizia il movimento cambia tutto: fatica, stanchezza, sforzo muscolare. All'aperto e in palestra poi ci sono da osservare certe procedure». —
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