Supercoppa di A2 La TvB alla scoperta del mistero Scafati

Basket. A Casalecchio, oltre a Ginova, presenti Fortitudo e Mantova. La finale per il primo posto domani alle 19

TREVISO. Si gioca in un impianto tra i più noti in Italia, in palio c’è un trofeo di LNP ed è in questo momento l’evento più importante di basket in Italia: ecco spiegato quale considerazione meriti la prima Supercoppa di A2 che si apre oggi alla Unipol Arena di Casalecchio. Le semifinali: alle 18.30 De’ Longhi-Givova Scafati, alle 21 Fortitudo Bologna-Dinamica Mantova. Domani finali alle 16 e 19. È anche vero che il campionato inizia il 2 ottobre, per cui siamo in preseason: coach Stefano Pillastrini per non far torto a nessuno dice: «Siamo certo in precampionato, però è un impegno ufficiale: in campo ci si va per vincere, determinati a fare il meglio possibile. La preparazione è stata programmata non per la Supercoppa ma per essere al massimo in campionato e, in particolare, nei playoff».

Quale De’ Longhi vedremo dopo le amichevoli?

«Siamo più o meno dove volevamo essere a quest’ora: c’è il rammarico di aver perso De Zardo ed il bisogno di mettere a posto le cose in poco tempo. A parte De Zardo il resto era previsto. C’è da lavorare».

Scafati è molto diversa da quella che vi superò in Coppa.

«Squadra del tutto indecifrabile: già noi gli avversari li studiamo poco, stavolta li scopriremo solo in campo».

E loro che avversario scopriranno, coach?

«Una squadra che sta lavorando per avere una grande intensità difensiva, che naturalmente ancora non abbiamo, che cerca di costruirsi dei buoni tiri in attacco e che sta scoprendo le potenzialità di ogni giocatore, specie DeCosey che è un rookie e deve ancora capire molte cose. Ma anche lui è in progresso, deve abituarsi a un nuovo modo di giocare rispetto al basket di college ed a carichi di lavoro fisico a cui non era abituato. Una De’ Longhi che cercherà di essere concreta».

Hai chiesto un altro under per sostituire De Zardo?

«Io e la società siamo in contatto quotidiano per valutare la situazione, siamo attenti a ciò che offre sia il mercato che il nostro settore giovanile. Ma ora è troppo presto».

SCAFATI. La Givova ha trovato il suo play, è l’israeliano Yuval Naimy, 31 anni, 1.88: arriva dall’Ironi Nes Ziona (13,5 punti, 2,3 rimbalzi e 5,7 assist). Ha sempre giocato in patria tranne nel 2012/2013, quando fu in Russia con Triumph Lyubertsky.

Silvano Focarelli

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