Giorgione calcio, quattro stipendi non pagati: i calciatori insorgono

Da gennaio niente rimborsi, ora gli ex cercano invano un confronto con la società. «Avevano promesso i soldi entro giugno, poi luglio. Andiamo al collegio arbitrale»

Andrea Dossi
Esultanza dei calciatori del Giorgione dopo un gol: ora un gruppo lamenta i mancati pagamenti
Esultanza dei calciatori del Giorgione dopo un gol: ora un gruppo lamenta i mancati pagamenti

Gli ex giocatori del Giorgione rompono il silenzio: «Rimborsi non pagati da gennaio 2025: faremo ricorso al collegio arbitrale». Dopo mesi di indiscrezioni, gli ex calciatori della squadra di Castelfranco, militante nel campionato di Eccellenza (il quinto livello della piramide calcistica italiana, la massima serie regionale), rompono gli indugi e annunciano azioni legali contro la società presieduta da Fabio Rosin: la destinazione è il collegio arbitrale dell’Assocalciatori. «Un passo che arriva dopo mesi di attesa e mancate promesse», raccontano i protagonisti.

L’esplosione della vicenda

La stagione 2024-25 del Giorgione era iniziata con grandi aspettative. La squadra, forte di un buon organico, si era insediata nelle prime posizioni della classifica. A partire da gennaio 2025, però, il rendimento ha subìto una flessione, che oggi trova la sua spiegazione.

I giocatori, infatti, non hanno più percepito i rimborsi spese pattuiti. «Da gennaio 2025 non percepiamo i compensi, ci mancano dunque quattro mensilità, quelle di gennaio, febbraio, marzo e aprile – raccontano gli ex giocatori, che martedì pomeriggio si sono ritrovati all’esterno dello stadio Ostani per cercare un confronto con la società – A luglio 2024 alcuni ex giocatori del Giorgione della stagione 2023-2024 hanno divulgato una lettera aperta, lamentavano lo stesso problema.

Da quanto sappiamo, alla fine sono stati pagati. Oggi, a un anno di distanza, parliamo a nome di quasi tutta la squadra 2024-25 e ci facciamo portavoce anche dello staff tecnico perché sono nella nostra stessa situazione».

Poi continuano: «Con la promessa di ricevere i compensi entro il 30 giugno, ci siamo impegnati: abbiamo fatto di tutto per raggiungere i playoff per la Serie D e li abbiamo mancati di poco. In campo abbiamo sudato la maglia, così come non abbiamo mai mancato a un allenamento».

L’amarezza si estende ai rapporti con la dirigenza: «A parte le domeniche alle partite, abbiamo visto due o tre volte il presidente Rosin al campo durante l’anno – continuano – A fine giugno ci hanno detto che ci avrebbero pagato a inizio luglio, a fine luglio ci hanno detto che ci avrebbero pagato a inizio agosto. Siamo qui e ancora non abbiamo visto i soldi».

La messa in mora

Dopo aver messo in mora la società e aver atteso invano 20 giorni, la pazienza è finita. «Ora non possiamo far altro che appellarci al collegio arbitrale – spiegano – che prenderà in carico le nostre richieste e vedremo quali saranno gli sviluppi». Non sono da escludere penalizzazioni in classifica. Anche gli ex membri dello staff tecnico si trovano nella stessa condizione, pur non volendosi esporre.

Lamentele per i mancati pagamenti giungono anche dai tecnici del settore giovanile. Infatti, c’è stata una migrazione quasi in massa dei tecnici del vivaio che ha portato alla fondazione di una nuova società sportiva, la Rossostellato Giorgione, presieduta da Riccardo Guidolin, procuratore e figlio dell’allenatore Francesco Guidolin, che si dedicherà esclusivamente al settore giovanile. Una cordata di imprenditori, guidata proprio da Guidolin, aveva provato a rilevare il Giorgione in precedenza, ma la trattativa è saltata.

Stagione al via

Nel frattempo, il Giorgione “originale” prosegue il suo cammino. La società sta allestendo (con ritardo) una nuova prima squadra che giocherà in Eccellenza, con solo sei conferme dalla scorsa stagione e tanti volti nuovi. In via Rizzetti, si sta cercando di ricostruire anche il vivaio, con appelli sui social in cui però i commenti sotto ai post sono stati bloccati.

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