Stasera al Palaverde il grande debutto di Treviso basket in serie A

TREVISO. Max Menetti ieri aveva l’espressione serena, ma anche leggermente eccitata, di chi sta centellinando ogni istante della vigilia del giorno tanto agognato, quello che vedrà per la prima volta Treviso Basket in Serie A.
Lui, un anno fa, era arrivato qui proprio per questo, adesso tutta una provincia sta per gustarsi l‘evento.
«Si alza il sipario e sulla scena arriva il più importante degli ospiti», annuncia fiero il coach, «Milano è la regina del campionato e il club che ci rappresenterà in Eurolega; poi se permettete aggiungo che terremo a battesimo il ritorno in Italia di Ettore Messina, che mancava dal 2005.
Da parte mia posso dire di sentire una grande emozione per il rientro in A di una piazza come la nostra, oltre naturalmente alla prima volta assoluta di TvB».
L’euforia va bene, ma stasera c’è un avversario da far tremare i polsi: cosa dovrete fare per reggere l’impatto?
«Innanzitutto restare concentrati sulla partita e mantenere alta l’intensità in campo, soprattutto metterci tanto entusiasmo. Se c’è un momento più adatto per affrontare una big è all’inizio, Milano ha cominciato un ciclo nuovo e noi vogliamo sognare una notte magica, ricreare la grande atmosfera di quelle due gare casalinghe con Capo d’Orlando. Ovviamente l’avversario ora è molto più duro».
Dopo il Fenerbahce è stata la settimana del corso accelerato prima dell’esame: com’è andato lo studio?
«Una buona settimana di lavoro: a parte capitan Imbrò il resto dei giocatori sta bene, e penso che avere giocatori che vanno in nazionale resti un privilegio. Poi la gara iniziale è sempre ricca di incognite, se avremo fatto dei progressi lo vedremo sul campo»
Lei e Messina siete due cultori della difesa.
«Ogni squadra ambiziosa passa attraverso la difesa. Bisogna saper resistere nei momenti più duri, se affronti certi giocatori puoi prendere canestro anche difendendo alla morte. E Milano ha la capacità di punire anche le scelte difensive che fai».
Tanti suoi giocatori sono debuttanti in Serie A.
«L’entusiasmo che ne deriva deve diventare la nostra forza. Guai se l’essere arrivati quassù diventasse una preoccupazione, hanno da considerarlo un punto di arrivo, certo, ma anche di partenza della loro carriera».
Lei non è coach di primo pelo, la A la conosce bene.
«Io ritengo questo ritorno un momento di soddisfazione, per me e per tutti. Un anno fa cominciavamo contro Ferrara, oggi contro Milano, non so se mi spiego. Ma è evidente che sarò emozionato: quando un coach non sente più le farfalle nello stomaco meglio che si dedichi ad altro».
Dovrete avere entusiasmo ma anche una gran faccia tosta, nel senso che l’Olimpia va affrontata senza alcuna paura.
«Dovessimo leggere il roster e il budget di Milano ci spaventeremmo: contro di loro bisognerà evitare di andare fuori giri, non voglio eccessi ma una dimostrazione di maturità. Ci saranno momenti di difficoltà e di entusiasmo e non solo stasera, questo è una Serie A estremamente difficile, nella quale pochissime squadre lotteranno per il primo posto e tante saranno al limite fra i playoff e la zona salvezza. Effetto di un campionato a 17 e con due retrocessioni».
Inutile dire che vi aspettate una grossa mano dalla tifoseria, anche se il giovedì sera e la diretta tv non invogliano ad andare al Palaverde.
«Ai miei giocatori dico sempre che l’unica cosa che non mi preoccupa minimamente è la tifoseria: più noi saremo dentro quella emotività che caratterizzava i match con Capo d’Orlando meglio sarà. Perché è bellissimo vedere tornare Messina al Palaverde ed affrontare la sua squadra, ma alla palla a due noi ci metteremo l’elmetto ed inizieremo a combattere».
Numeri. Coach Max Menetti torna in Serie A dopo una stagione, quella passata a Treviso e conclusa con la promozione, con un record di 139 vittorie e 119 sconfitte in 258 gare, tutte sulla panchina della Pallacanestro Reggiana, meno l’anno (2009-10) in cui era alla Sutor Montegranaro. —
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