Prima Categoria Murador, 150 gol «Gran traguardo»

CAERANO. È il 10' dell'ultima sfida contro il Cavarzano, quando Sandro Murador (in foto) si presenta dal dischetto e firma l'1-0 del Caerano. Per l'attaccante biancorosso è il 150° gol ufficiale in carriera. Classe 1983, originario di Asti ma trevigiano d'adozione, Murador ha centrato il traguardo dopo 17 anni in prima squadra giocando con 11 club: Pievigina, Cappella Maggiore, Nervesa, Cordignano, Sanvitese, PortoMansuè, Marenese, Vigonovo, CareniPievigina, Union ViPo e da quest'anno Caerano. È cresciuto nei vivai di Montebelluna, Venezia e della vecchia Pievigina, dove ha esordito in serie D in età Allievi. «Raggiungere le 150 reti è una bella soddisfazione dopo anni di impegno e sacrificio», racconta l'attaccante, «Purtroppo abbiamo incassato il 3-3 al 92' e la festa è stata smorzata. I ragazzi mi avevano preparato la maglietta, ma non me la sentivo di festeggiare, così mi sono limitato ad offrire da bere. La dedica va a mamma e papà, che hanno fatto sempre di tutto per seguirmi». Il gol più bello in assoluto? «Quello da centrocampo all'esordio con la casacca del PortoMansuè: eravamo nei minuti finali sullo 0-0». Il più importante invece? «L'1-0 di due anni fa nelle semifinali playoff con l'Eclisse CareniPievigina, ai danni del Saonara: una rete decisiva per salire in Eccellenza». Come si auto-descriverebbe? «Non mi sono mai definito un bomber, lo vedo con altre caratteristiche. Una mia peculiarità potrebbe essere l'opportunismo». Caerano ultima tappa della carriera? «Ormai fatico a conciliare lavoro e calcio, e per quanto io ami questo sport, sta diventando impegnativo. Vorrei avere il coraggio di dire stop, sperando di chiudere in bellezza. Al 99% appenderò gli scarpini al chiodo a fine stagione, ma non si sa mai...». Cosa rimarrebbe più impresso? «Le amicizie che sono nate. Avendo girato ben 11 squadre, ho trovato tantissimi compagni e di due sono diventato pure testimone di nozze. Al di là dei 150 gol, è questa la cosa più bella».
Alberto Zamprogno
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