Pinarello stappa la tappa del Chianti

TREVISO. Dal Prosecco al Chianti, un passaggio di testimone firmato Pinarello. Sarà una cronometro mozzafiato, senza un metro di pianura, su un percorso “mangia e bevi” tra le colline. Il Giro d’Italia – organizzato da Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport in programma dal 6 al 29 maggio 2016 – la affronterà nella sua nona tappa, domenica 15 maggio. La “Chianti Classico Stage”, con partenza da Radda in Chianti e arrivo a Greve in Chianti di 40,4 chilometri, è stata presentata ieri al Pinarello Store di Londra con Fausto Pinarello, presidente dell’omonima azienda produttrice di biciclette da tanti anni sponsor del Giro, a fare gli onori di casa. «È stato un piacere ospitare la presentazione della crono del Chianti» spiega Fausto PInarello, partner Rcs fino al 2017 con l’ipotesi di prolungare fino al 2020 «dopo il Barolo e il Prosecco da Treviso a Valdobbiadene non poteva mancare un’altra eccellenza nazionale».
Il percorso. Sarà una delle tappe chiave del Giro 2016, decisiva nella selezione dei “papabili” per la maglia rosa poco prima del giro di boa. La sua caratteristica principale è l’assenza di tratti pianeggianti, affrontando un continuo succedersi di saliscendi in mezzo ai vigneti del Gallo Nero. I ciclisti impegnati in uno sforzo di quasi circa 50 minuti dovranno affrontare tratti in salita, anche di pendenza elevata, e discese in cui occorrerà spingere sui pedali specie nel finale di tappa. Si parte da Radda in Chianti e si toccano i luoghi chiave del Consorzio Chianti Classico come Castellina in Chianti (dove si sfiora il centro medievale ed è posto un rilevamento cronometrico), la Madonna di Pietracupa, Sicelle, Panzano in Chianti ed infine Greve in Chianti, nella cui piazza Matteotti, dall’originale pianta triangolare, c’è l’arrivo.
Chianti classico stage. La tappa si snoderà tra le province di Firenze e Siena. Le terre del Chianti Classico comprendono i comuni di: Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti e Radda in Chianti per intero e, in parte, quelli di Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Per Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia: «Sarà una delle tappe più spettacolari sia dal punto di vista tecnico-sportivo sia da quello paesaggistico. Una crono individuale di 40 chilometri, senza un metro di pianura e quasi a metà corsa, delineerà i favoriti per la vittoria finale. Proporremo attraverso immagini televisive uno scenario unico, come unico è il territorio del Gallo Nero che ospita questa splendida tappa».
Tappa ad Asolo. Il Giro d’Italia numero 99 tornerà in provincia di Treviso. Nella seconda settimana è in programma una frazione che parte dalla provincia di Modena e arriva ad Asolo. Niente via da Vittorio Veneto dopo la tappa delle Valli del Natisone: la partenza avverrà dall’Alpago per terminare a Corvara dopo un carosello di passi dolomitici. La tappa delle Valli del Natisone - che sarà presentata il 21 settembre - partirà in Friuli, a poca distanza dalla provincia di Treviso. (s.b.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso