Panziera, fatti i 100 dorso come allenamento dei 200
TREVISO. Ieri l’antipasto dei 100 dorso con l’obiettivo semifinale centrato, domani l’assalto alla doppia distanza per sognare la prima finale iridata (e magari qualcosa in più) della carriera. Nell’attesa, in caso di ultimo atto raggiunto nelle eliminatorie della notte italiana, stamane (ore 12) potremmo rivederla nella staffetta 4x50 mista. Ai Mondiali in corta di Hangzhou (Cina), Margherita Panziera vede il grosso delle emozioni concentrato nei primi giorni della rassegna.
La 23enne montebellunese ha aperto le ostilità sulla distanza più breve, fermandosi in semifinale. Ha terminato ottava in 58”31, 15º crono complessivo (pass per la finale a 99/100). Meglio aveva fatto in batteria: 58”14. Ad ogni modo, un tempo più alto del personale di 57”94, ottenuto una decina di giorni fa agli Invernali di Riccione. Ma alla campionessa europea in lunga dei 200 dorso non si poteva chiedere di più: non sono i 100 la distanza più incline alle sue caratteristiche, a maggior ragione in vasca piccola.
Alla vigilia, aveva dichiarato, infatti, di puntare alla semifinale e il traguardo l’ha tagliato. Risultando pure la migliore delle azzurre: Carlotta Zofkova, che ai Continentali di Glasgow era salita sul podio e le aveva sottratto pure il primato italiano, qua non è andata oltre le qualificazioni, completate al 31º posto. Staffetta mista a parte, Panziera è probabilmente già con la testa alla grande sfida sui 200, che agli Assoluti l’hanno vista ritoccare – 2’01”56, quarto crono mondiale stagionale dietro il 2’01”00 dell’ungherese Katinka Hosszu – il record nazionale già in suo possesso dall’edizione 2017. Pare riduttivo ribadire che c’è grande attesa. Da un anno a questa parte, Margherita ci ha abituati molto bene. Nell’ordine, s’è messa in saccoccia: il bronzo agli Europei in corta di Copenaghen, le medaglie ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, il primato tricolore sulla distanza prediletta scippato a una “certa” Alessia Filippi, l’oro ai Continentali in Scozia.
Senza scordare il recente botto agli Invernali, con il limite italiano riaggiornato. Stavolta però il contesto è mondiale, l’affare si complica. Panziera sarà impegnata stanotte nella seconda batteria e si presenterà al blocchetto con il sesto crono d’iscrizione. La finale di domani mattina (12.24 italiane, diretta Raisport) è il primo step d’agguantare, poi si può provare a lottare per qualcosa di bello. Il podio pare ristretto all’australiana Emily Seebohm, la statunitense Kathleen Baker e la già citata Hosszu. Margherita potrebbe però ritrovarsi lì spalla alla spalla, toccando molto vicino. Potrebbe regalarsi pure una medaglia che la consacrerebbe reginetta.
Sensazioni che vanno però pesate, tenendo conto di altri fattori: è il suo primo Mondiale in corta e in un Mondiale non s’è mai garantita una finale. Se vorrà cullare sogni ambiziosi, la poliziotta dell’Aniene dovrà infliggere un’altra scossa al record nazionale: «In teoria servirebbe mezzo secondo in meno rispetto agli Assoluti, poi si vedrà al momento quanto sono in forma le altre», aveva confidato prima di volare in Cina. La leonessa – se l’è tatuata sulla schiena – non vede l’ora di ruggire. —
Mattia Toffoletto
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