Mondiali di rugby, non solo giocatrici internazionali: c’è il fattore Villorba

Sabato l’Italia di Roselli debutta in Inghilterra. In nazionale 14 su 32 le “venete”, di cui la maggior parte è passata dall’Arredissima

Pietro Nalesso

C’è un’Italia mondiale che fra 5 giorni fa il suo debutto. Sabato ad Exeter, in Inghilterra, sfida la Francia, primo potenziale spareggio per i piani alti; poi sarà la volta del Sudafrica domenica 31 a York e del Brasile domenica 7 settembre a Northampton.

Si va per sognare e chissà, ma con un gruppo che, come quello dei maschi, beneficia della presenza di tanta scuola tecnica della Marca. Dalle nascite alla formazione, passando per debutti e grandi trasferimenti, Treviso e dintorni sono la patria del rugby grazie all’Arredissima, club che detiene il tricolore e prima fucina di nuove rugbiste con il suo fertilissimo vivaio, e delle Red Panthers Benetton, che stanno puntando a tornare ai fasti del grandissimo, leggendario passato che vivide le ragazze del capoluogo pioniere e dominatrici per quasi tre decenni.

Nel gruppo del ct Fabio Roselli figurano 7 trevigiane di nascita o di casacca, ma anche altre 3 giocatrici che nella Marca, e segnatamente al Villorba, hanno visto la loro consacrazione prima nazionale e poi internazionale. Sono le splendide trequarti Alyssa D’Incà ed Aura Muzzo che sono volate in Francia: la bellunese cresciuta all’Alpago giocherà a Blagnac, la “gemella” pordenonese a Lione.

Il fattore Villorba

E restando al Villorba, è il club del presidente Mirco Piccolo a fornire un nutrito contributo alla spedizione azzurra in Inghilterra, colorata di iride: Alessandra Frangipani (pisana , seconda e terza linea), Laura Gurioli (tallonatrice romagnola), Beatrice Capomaggi (jolly dei trequarti, capitolina) e Gaia Buso, mediana di mischia e jolly dei trequarti, appena rientrata all’ovile dopo 3 anni al Colorno per ragioni di studio. Potrebbe essere chiamata a raccogliere l’ingombrante testimone di Sara Barattin, la centurione azzurra che fra Red Panthers e Casale e Villorba ha scritto pagine leggendarie.

Trevigianissima è Emanuela Stecca, pilona, è cresciuta nelle Red Panthers prima di passare a Villorba.

Poi c’è la tallonatrice delle Red Panthers, Desiree Spinelli, arrivata in Ghirada dalla toscana. E nella band c’è pure Gaia Maris, cresciuta con le Ricce e ora rivale al Valsugana.

E trevigiana doc è anche Francesca Granzotto, coneglianese, estremo e ala dalle mani fatate, cresciuta e rivelatasi a Villorba, poi andata a Roma per studiare e laurearsi, ora passata Oltremanica alle Exeter Chiefs.

Estero e ranking

Quasi la metà del gruppo Roselli si è affermata all’estero, ben 14 giocatrici su 32 convocate. La conferma dell’appeal delle nostre ragazze , e lo conferma il trend del movimento: al Sei Nazioni 2025 le azzurre hanno chiuso quarte battendo Galles e Scozia, al Mondiale 2021 passarono i gironi vincendo contro USA e Giappone (i maschietti non ci sono mai riusciti, nel 1987 alla prima storica edizione vennero beffati dalle pieghe l regolamento), ma i giochi sono ben più duri quest’anno. Certo, a ottobre l’Italia ha vinto contro le Springbok Women, le prime due giornate saranno l’ago della bilancia.

Gli incitamenti illustri

E dice tutto, forme meglio di ogni altro timbro, il sesto posto nel ranking mondiale. L’avventura azzurra vede come primo tifoso il presidente federale Andrea Duodo, consapevole di quanto il mondo guardi all’altra metà del cielo. Ma alla viglia della partenza sono arrivati alla capitana Elisa Giordano e compagne i anche gli incitamenti di diversi campioni dello sport del passato (Zoff e Meneghin) e del presente. Stelle del calcio (Ranieri), di campionesse come le calciatrici Girelli e Oliviero, la cestista Spreafico, la veliste Banti e Maggetti, la paralimpica Ghiretti, e l’Italvolley di Velasco in blocco. E ancora Lino Banfi, Topo Gigio e l’ex Tonio Cartonio, Lillo, i comici Ferrario e Ravenna.

 

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